Viola, l'avvocato del ricorso: "Il pagamento è stato effettuato, ma attenzione..."

Mercoledì 8 maggio l'esame del reclamo della Viola Reggio Calabria

La Corte Sportiva di Appello esaminerà mercoledì 8 maggio alle 14:00 il reclamo della società Viola Reggio Calabria avverso l’esclusione dal campionato di serie B.

A tal proposito l’avv. Enrico Lubrano, intervistato da Antenna Febea, ha spiegato:

La presentazione del ricorso.

«Il ricorso è stato presentato con carattere d’urgenza ieri mattina (lunedì, ndr) prima delle 14. Secondo la procedura dell’art. 95 del Codice di Giustizia Sportiva della Fip è stata fissata l’audizione per domani (mercoledì) alle 14»

La ricostruzione dei fatti.

«La questione è abbastanza semplice anche per i non giuristi. Parliamo del pagamento della VI rata campionato, che ha anche un’entità piuttosto contenuta di circa 7mila euro. La Federazione ha dato termine per effettuare questo pagamento entro il 26 aprile. La società ha effettuato il pagamento il 24 aprile e la stessa, rispondendo a una richiesta “di cortesia” da parte della Fip che chiedeva l’invio della ricevuta contabile del bonifico con indicazione del Cro (Codice riferimento operazione), ha inviato la ricevuta con due giorni d’anticipo comprensivo del Trn (Transation Reference Number)».

I tecnicismi bancari e la precisazione.

«Il Trn è un codice internazionale alfanumerico di trenta caratteri, comprensivo del Cro italiano i cui riferimenti vanno dal sesto al sedicesimo carattere. Tutto questo è assolutamente pacifico, quindi la società ha adempiuto alla propria obbligazione nei termini, addirittura con due giorni di anticipo e per dimostrare questa condotta il club ha inviato la ricevuta arrecante il Trn e non il Cro perché semplicemente si trattava di bonifico internazionale».

La strategia difensiva.

«Quello che ha determinato l’emanazione del provvedimento da parte del Giudice sportivo dal fatto che al 3 di maggio che questi flussi finanziari non erano ancora pervenuti materialmente sui conti della FederBasket. Ma questo fatto è irrilevante in base al principio base del diritto per cui l’obbligazione si esegue e si adempie dal momento in cui il debitore esegue la prestazione. Nella fattispecie la prestazione era costituita dall’esecuzione di un bonifico bancario fatto nei termini. Pertanto la società non può essere giuridicamente responsabile sui tempi di percorrenza dalla partenza all’arrivo del bonifico».

Disposizione del bonifico o accreditamento del pagamento.

«In tutta la terminologia sia delle normative federali che nello scambio della corrispondenza tra Federazione e società si parla sempre di “pagamento” e mai di “ricezione del pagamento”. Quindi se dobbiamo applicare i principi del Diritto di base, il pagamento è effettuato dal momento in cui il bonifico è stato disposto, indipendentemente dal momento in cui questo arriva nelle disponibilità del creditore».

La posizione della Fip.

«I fatti sono questi. Risultano anche dallo stesso provvedimento del Giudice sportivo che da atto che la società in data 24 aprile ha inviato la ricevuta del pagamento, quindi ha effettuato materialmente il bonifico. Il provvedimento da una rilevanza a un fatto che invece non dovrebbe avere giuridicamente rilevanza cioè al mancato arrivo di questo pagamento che è giustificabile da mille ragioni tra cui la disponibilità di pochi giorni feriali e la natura del bonifico internazionale che, però, non sono profili di cui può rispondere la società».

Le aspettative sul giudizio di domani.

«È chiaro che, purtroppo, quando ci si trova in situazione giustizia e di applicazione di regole di diritto tutto può essere opinabile. Per cui manteniamo i piedi ben saldi per terra perché ovviamente sappiamo che la giustizia è aleatoria per definizione. Certo è confortante sapere di aver fatto tutto quanto era dovuto e nelle proprie possibilità».

Gli scenari possibili: riammissione o sospensiva?

«La procedura d’urgenza è strutturato in modo tale da prevede la decisione immediata. Abbiamo potuto usufruire la sospensione dei termini di sabato e domenica. Non c’è alcuna esigenza di bloccare lo svolgimento delle gare: la Corte sportiva d’appello deciderà domani stesso con un o “dentro” o “fuori”».

Possibilità di un contro-ricorso di Pescara.

«Pescara potrebbe costituirsi e fare memoria. Ma al momento non ci risulta che Pescara lo abbia fatto anche perché noi abbiamo notificato il ricorso anche al club abruzzese come parte contro-interessata. Comunque la loro posizione potrebbe essere discussa soltanto all’interno di questo giudizio».