Donato Avenia intervenuto a Break in Sport, la trasmissione di Antenna Febea ha raccontato del suo anno con la Scuola Basket Viola col ruolo di direttore generale e del momento delicato della Viola Reggio Calabria:
“Con la Scuola Basket Viola è andata veramente bene, i ragazzi si sono integrati con le altre realtà reggine, sono allenati ottimamente. C’era da fare un buon lavoro con i giovani, l’abbiamo svolto. Per quanto riguarda la prima squadra, una volta che mi sono confrontato non sono rimasto contento di ciò che mi era stato detto, non avevo voglia di accostare il mio nome a ciò che secondo me sarebbe accaduto ed è poi in effetti successo. Ci siamo ritrovati con una squadra pronta per il salto di categoria, abbiamo visto cosa ha fatto Pescara, sappiamo come è andata, col senno del poi comunque è troppo facile giudicare”.
Cambio di vertice nel vivaio neroarancio
“Ne stiamo parlando, io sono un “cane sciolto” però ci devono essere dei paletti ben precisi. Con Gaetano Condello mi confronto e parliamo, sarebbe molto bello dare un seguito a ciò che stanno facendo i ragazzi iscrivendoci ad una serie superiore, però senza risolvere la questione impianti è davvero difficile”.
Contatto con Luca Gallo
“Ho parlato solo una volta con una persona vicina a Gallo questa persona è un amico di lunga data. Io mi guardo intorno, dovrei stravolgere la mia vita, ma amo la città, eventualmente sarei disponibile. La Viola quest’anno è stata seguita, ha avuto un buon numero di spettatori nonostante la serie B, rimane un’ottima piazza dove praticare pallacanestro”.
Il budget necessario per disputare un campionato di serie B?
“Con Valmontone abbiamo sfiorato i 250/260 mila euro, tra viaggi, spese, tasse federali, etc. questo è il budget di una serie B, ovviamente può variare a seconda degli stipendi dei giocatori”.
Quando avremo notizie e quale il messaggio ai giocatori del campionato della Viola?
“Le novità ci saranno direttamente il 7 luglio, quando bisognerà iscriversi, e saranno probabilmente molte le escluse e la Viola potrà approfittarne. Ai ragazzi faccio i complimenti, anche io ci sono passato nel 1997/1998 non è una cosa bella, i soldi del fallimento li abbiamo presi nel 2018. Non è facile per un professionista non percepire lo stipendio. Senza copertura economica è stato assurdo far andare avanti l’intero sistema”.
