Sgarbi torna a parlare di Calabria: ‘Anche io sono stato indagato ma…’ – VIDEO
Vittorio Sgarbi torna a parlare di Calabria e di Gratteri raccontando alcune vicende personali
10 Febbraio 2020 - 18:51 | Redazione

“Amici, io sono bene cos’è lo squadrismo. Lo squadrismo è prepotenza, è arrestare un innocente, torturarlo. Un solo innocente arrestato è una responsabilità gravissima, un crimine dello stato”.
Sono queste le parole di Vittorio Sgarbi che, ancora una volta, torna a parlare di Calabria e Nicola Gratteri. Per discutere dell’operazione Rinascita – Scott, il critico d’arte, questa volta, utilizza toni più pacati narrando anche vicende personali.
“La mafia di cui voi parlate è il rapporto tra lo Stato e la criminalità. Un magistrato che si approfitta del suo potere è un criminale. Io non ho altro potere che la mia parola. Io, in Calabria, sono stato indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso solo perchè mi ero candidato in quella regione?”.
Sgarbi nel corso della sua ‘arringa’ su Facebook dal titolo “Giù le mani dagli innocenti” non risparmia un paragone tra la Calabria e l’Emilia, due regioni in cui il critico si è candidato e in cui ha raggiunto un risultato completamente differente. Nel suo discorso, rivolto agli italiani, Sgarbi parli di abusi di potere.
“Potete attaccarmi per i termini, o i modi. Ma io sono stato vittima due volte. Non tollero che nessuno davanti alla mia onestà e alle mie buone intenzioni, invochi le parole ‘mafia’, ‘arresto’, ‘indagini'”.
Sgarbi torna a puntare il dito contro Gratteri e parla di quei circa 90 incarcerati e poi rilasciati.
“Se le condizioni degli inquisiti sono state mutate vuol dire che l’indagine è stata superficiale. Gratteri sarà una brava persona ma certi errori non si possono commettere. Non si possono far soffrire uomini, famiglie per un errore giudiziario. Chi l’ha vissuto sulla sua pelle sa di cosa sto parlando. Io la chiamo mafia di stato”.
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