Vulcanico quanto basta: Coppolino ha riacceso il Mito Viola


di Matteo Occhiuto – Gli ultimi sei mesi della storia della Viola Reggio Calabria, ne siamo certi, passeranno alla storia e non, purtroppo, per quanto visto sul parquet. Che, pure, di gioie ne aveva regalate e non poche, salvo veder tutto disfatto e, praticamente, azzerato. Una sostanziale catastrofe, forse, prima sociale che sportiva, dal momento che, come spesso abbiamo detto su queste colonne, lo sport è fenomeno in grado di influenzare le vite di un intero popolo.

Non ci spenderemo in inutili riepiloghi. Sarebbe ripetitivo. Sarebbe ben distante dagli obiettivi che, in fondo, questo articolo vuole contenere. Anzi, in buona sostanza, vogliamo tagliare, con oggi, definitivamente i ponti con quello che è stato ieri, concentrandoci su quello che c’è oggi e, speriamo, possa anche migliorare domani. Per cui, con una fitta al cuore, mandiamo definitamente in archivio le giocate sotto canestro di Pacher, le triple di Roberts, la grinta di Rossato, Baldassarre, Benvenuti, Caroti e Fabi, la grande qualità umana e sportiva di coach Calvani. A cui, comunque, sempre saremo oltremodo grati.

Ieri sera, al Pianeta Viola, la nuova squadra si è radunata, facendo di fatto scattare lo start della nuova stagione. Atleti e tecnici si sono ritrovati lì dove il Mito è nato e cresciuto fino a diventar Leggenda. Ben consci che, quella nero-arancio, non è una canotta come le altre. Una consapevolezza che, in primis, è stata fatta propria da Aurelio Coppolino, deus ex machina di un progetto che, appena un mese e mezzo fa, non sarebbe nemmeno dovuto esistere.

38enne siciliano, vulcanico quanto basta per avere la forza di affermare le proprie idee ed il proprio modus operandi. Finora, comunque, Aurelio da Barcellona nulla ha sbagliato: ha creato, da zero, un intero management in appena 22 giorni, restituendo alla città ed alla Viola anche una squadra ed uno staff tecnico di tutto rispetto per la Serie B. Condendo il tutto con una qualità comunicativa magistrale, capace di farlo entrare, almeno un pò, nel cuore della stragrande maggioranza dei tifosi. Un’impresa tranquillamente etichettabile come titanica.

Gli errori, senza dubbio, sono dietro l’angolo e, qualora realmente se ne avvisassero, ci ritroverete qui, a commentarli ed analizzarli. Con l’equilibrio che da sempre ci contraddistingue, per il bene della principale realtà cestistica della nostra Città. Ma, al momento, è impossibile non rimarcare lo slogan principale di questa nuova proprietà: la Viola è di chi la ama. E, al momento, la Viola è davvero di chi sta dimostrando di amarla ed onorarla.