Il musical "We will rock you" travolge il pubblico del Teatro Cilea

Il musical We Will Rock You ispirato ai più grandi successi dei Queen ha incantato il pubblico dei principali teatri del mondo ed anche quello di Reggio Calabria

Serata importante ed emozionante quella tenutasi l’altro ieri sera al Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria, che, per la 33esima edizione dell’evento “Fatti di Musica 2019”, il Festival del Live d’Autore ideato ed organizzato in Calabria da Ruggero Pegna, ha visto protagonisti i ragazzi del travolgente musical We Will Rock You ispirato ai più grandi successi dei Queen e che ha incantato il pubblico dei principali teatri del mondo.

La nuova produzione del musical è stata appositamente concepita per l’Italia da Claudio Trotta per Barley Arts; il nuovo allestimento è attento a sottolineare l’aspetto politico, attuale e visionario alla base dell’opera, ma è completamente rinnovato sotto altri aspetti.

Dalla regia (la storia, i personaggi e le musiche originali), affidata a Tim Luscombe candidato al Lawrence Olivier Haward – importantissimo premio teatrale inglese, assegnato dalla The Society of London Theatre –, alla scenografia concepita da Colin Mayes, allo stupendo disegno di luci affidato a Giancarlo Toscani.

La direzione artistica è assegnata a Valentina Ferrari, che prende parte al Musical in veste della “Killer Queen” (comandante della GlobalSoft che governa con un regime totalitario la Terra), mentre Riccardo Di Paola è alla Direzione Musicale e Cristina Trotta alla produzione esecutiva.

Le musiche originali sono eseguite rigorosamente live, ed è soprattutto questo a portare maggior credito al Musical. Sul palco un cast composto da talentuosi cantanti-attori: Salvo Vinci nella parte di Galileo e Alessandra Ferrari in quella di Scaramouche.

Valentina Ferrari sarà Killer Queen, mentre Paolo Barillari sarà Khashoggi. Claudio Zanelli sarà Britt, Loredana Fadda Oz, mentre Massimiliano Colonna vestirà i panni di Pop. Lo spettacolo è stato prodotto 12 anni fa da Ben Elton in collaborazione con Roger Taylor e Brian May e debuttò al Dominion Theatre di Londra nel 2002, mentre in Italia arrivò per la prima volta a Milano nel 2009, riscontrando grandissimo successo a livello mondiale.

Uno spettacolo, regalatoci ieri nella sua seconda tappa in Calabria, propriamente unico nel suo genere, che vede un’attualizzazione e una contemporaneità alla vicenda narrata, input dettato dal promoter dello spettacolo, Trotta, per dare un messaggio culturalmente forte a sostegno della vita reale contro la vita virtuale, messaggio positivo e, di certo, molto rock.

STORIA

Storia che, con grande lungimiranza, raffigura una realtà distopica, siamo nel 2319, molto vicina a quella raccontata da Orwell in 1984 o da Ray Bradbury in Fahrenheit 451, dove una multinazionale, la GlobalSoft Corporation, detiene il potere del mondo bandendo per sempre ogni tipo di musica strumentale e i ragazzi, detti Gaga kids sono costretti ad ascoltare solo la “computer music”.

I gusti, i vestiti e le azioni quotidiane sono tutte omologate, la libertà di espressione del proprio io viene ridicolizzata dalle persone appartenenti alla società e, spesse volte, quando si hanno dei ribelli estremisti, essi vengono soppressi e catturati con l’aiuto delle autorità della corporazione che controllano il Pianeta Terra, ribattezzato Pianeta Mall.

Tra grande ironia, battute ipertestuali, a tratti molto sofisticate, innescate nel corso dell’opera dai personaggi, ed importante leggerezza, la storia si articola in una società dove i seguaci del rock e della musica live vivono nascosti, e la Global Soft, capeggiata dalla spietata Killer Queen e dal collaboratore Khashoggi, cerca di stanare la “resistenza” di questo gruppo di “Bohemians” che si nasconde nel sottosuolo, con l’aiuto dello stravagante bibliotecario Pop unico possessore dei “testi sacri” del Rock e iniziatore delle danze, entrando per primo in scena con un monologo delirante con il quale presenta al pubblico i tratti principali della storia.

Il mondo e, soprattutto, il gruppo di Bohemians attendono l’arrivo dell’eletto che restituirà la musica e gli strumenti al mondo, l’ingenuo Galileo Figaro e la volitiva Scaramouche (sua compagna di viaggio) sono i predestinati nel ritrovare lo strumento che l’antico Dio del Rock ha lasciato in un luogo segreto.

Per gli attori, nella psichedelica e rockeggiante conclusione, arriva una calorosa standing ovation scandita da applausi, ovazioni e grida. Eccellente lavoro forgiato su di un uso meticoloso della satira; ottima anche l’impronta ipertestuale che è stata data al Musical, che collega, tramite rimandi all’interno delle scene (battute, citazioni, frasi, atteggiamenti dei personaggi protagonisti), varie generazioni tra di loro, e dalle quali si può notare l’indecifrabile quantità di opere – soprattutto letterarie, se posso dare un mio giudizio – alle quali si  fa allusione o si è preso meramente spunto.

Alla fine dello spettacolo tutto il palco si riversa fuori dalla sala mischiandosi con il pubblico per dare vita ad uno stupendo scambio di ringraziamenti, foto, domande, dando la possibilità a tutti i fan di aver un contatto diretto con gli artisti.

PROSSIMO APPUNTAMENTO

Esperienza che avrà certamente trasmesso ottime vibes a tutti i presenti; dopo We Will Rock You, Fatti di Musica 2019 proseguirà con l’atteso concerto il 3 aprile dei Thegiornalisti, al Palacalafiore di Reggio Calabria. Vi aspettiamo.