Calabria in zona bianca: cosa cambia da lunedì 21 giugno

Addio al coprifuoco, riaprono centri benessere e sale scommesse. Tutte le novità della zona bianca in Calabria

Da lunedì 21 giugno anche la Calabria entrerà in zona bianca. Ma quali sono le differenze tra la minor fascia di rischio e la zona gialla? Di seguito l’elenco completo.

Cosa si può fare in zona bianca

A partire da lunedì 21 giugno il coprifuoco viene abolito in tutta Italia (in zona bianca sarebbe stato rimosso automaticamente, ma dalla prossima settimana la restrizione verrà eliminata anche in zona gialla.

La data dell’inizio dell’estata sancisce la fine del divieto agli spostamenti notturni che era entrato in vigore negli ultimi mesi del 2020, durante la seconda ondata di Covid.

Il decreto riaperture bis del Governo Draghi ha previsto un allentamento graduale del coprifuoco che ha visto come date fondamentali il 18 maggio (con il passaggio del coprifuoco alle 23) ed il 7 giugno (con il limite imposto a mezzanotte).

Con il cambio di colore, sostanzialmente, rimangono in vigore solo le regole anti-Covid basilari. Mascherine e distanziamento soprattutto. Anche se per le prime ci sono delle novità all’orizzonte e la data per evitarne l’uso, almeno all’aperto, sembra essere quella del 15 luglio.

Cosa riapre

Riaprono terme, centri benessere, piscine al chiuso, circoli culturali, le sale scommesse e i bingo.

Le discoteche possono stare aperte come ristoranti o bar, ma senza la possibilità di ballare. Un via libera alle danze è atteso dall’1 luglio, ma solamente con l’ok del Cts.

Come successo in zona gialla dallo scorso 15 giugno, in zona bianca sono consentite le feste private, i ricevimenti e i banchetti dopo cerimonie civili e religiose (matrimoni, battesimi, compleanni). Bisognerà, però, essere muniti di green pass.

Nelle case restano vietati assembramenti e feste fuori dai protocolli anti-Covid. Rimane anche il numero limite su quante persone possono stare in macchina se non si è conviventi: a bordo di un’auto si può viaggiare in auto in 3 ma non in 4.

Dal 21 giugno cambiano le regole sulla capienza dei tavoli dei ristoranti al chiuso: lunedì infatti scade l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che fissava il limite a 6 persone per ogni tavolo negli spazi interni del ristorante.