Coronavirus a Reggio, la Città Metropolitana acquista 2 mila tamponi
"Vi avevo anche detto che la Città Metropolitana avrebbe fatto la sua parte". Il sindaco annuncia un nuovo prelievo di 100mila euro
01 Aprile 2020 - 13:00 | Redazione

“Una grande bella notizia”.
L’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria mostra, ancora una volta, vicinanza ai cittadini e particolare attenzione al tema dei tamponi. Il sindaco Giuseppe Falcomatà, più volte, nei suoi appelli ha sottolineato l’importanza di ampliare il numero dei test sul Covid-19, in particolar modo ai soggetti a rischio.
Inizialmente solo il Grande Ospedale Metropolitano era autorizzato al test per il Coronavirus, da qualche giorno a questa parte se ne occupa anche il laboratorio ASP di via Willermin ma ciò che mancava, erano proprio i tamponi.
“Ho chiesto al direttore sanitario, il dott. Bray – spiega il sindaco – di stilare, anche loro, un bollettino giornaliero così come fatto, ormai da tempo, dal GOM in modo tale da avere maggiore contezza dei casi in città”.
“Vi avevo anche detto che la Città Metropolitana avrebbe fatto la sua parte. Per questo motivo, ieri, ho scritto al dirigente di ragioneria, il dott. Catalano”.
Il sindaco, nella diretta di qualche minuto fa, ha comunicato ai reggini una notizia che potrebbe, realmente, evitare l’aumento del contagio. Il primo cittadino ha ordinato il prelievo dai fondi della Città Metropolitana di 100 mila euro.
Dopo i 120mila, prelevati nelle scorse settimane, per acquistare attrezzature sanitarie, l’amministrazione ha individuato un’altra somma da destinare al settore sanitario di Reggio Calabria.
“Questi 100 mila euro – spiega il sindaco Falcomatà – serviranno, non solo per l’acquisto di DPI, ma anche per avere i primi 2000 tamponi. D’intesa con il GOM e l’ASP abbiamo stabilito di acquistarne una prima parte nell’immediato, al fine di permettere lo svolgimento delle analisi, per poi proseguire con un maggior numero di tamponi.
L’obiettivo, come ripeto spesso, è quello di aumentare il numero di tamponi in città. La Città Metropolitana ha deciso di indirizzare questi tamponi alle persone che lavorano sul campo”.
Operatori sanitari, forze dell’ordine, dipendenti dei supermercati, lavoratori del settore rifiuti. Tutti quelli che, per forza di cose, non possono rimanere a casa avranno, finalmente la possibilità di effettuare il test.
