Non é un rapporto idilliaco quello che lega gli studenti italiani alla scuola. Troppi compiti e pressione, poca soddisfazione nel frequentare le classi, i dati parlano di un livello di stress tra i più alti d’Europa. Il rapporto quadriennale sulla salute e il benessere dei giovani pubblicato dall’ufficio europeo dell’Oms (che contiene dati raccolti nel 2013-2014 su ragazze e ragazzi di 11, 13 e 15 anni) raffigura un quadro negativo.
Se già ad 11 anni solo il 26% delle ragazzine e il 17% dei maschi ammette di “amare molto la scuola”, a 15 anni il dato è ancora più inequivocabile. Ben il 92% infatti, alla domanda ‘ti piace la scuola?’ risponde ‘no’. Lo stress tra i fattori che causano la rottura emotiva con la scuola: il 72% delle ragazze e il 50% dei ragazzi a 15 anni dichiarne di soffrirne causa i compiti, interrogazioni, rapporto con i professori.
Al contrario, quanto piace la scuola agli studenti italiani? Molto poco, anche in questo caso sono sconfortanti i dati raccolti da Oms. Secondo lo studio solo il 26% delle undicenni e il 17% dei colleghi maschi dichiara che la scuola “piace un sacco”, un dato che scende a 15 anni rispettivamente al 10% e 8%. Meno entusiasti degli italiani sono solo estoni, greci e belgi, mentre al primo posto ci sono gli adolescenti armeni (68% e 48%).
Franco Cavallo, ordinario di epidemiologia dell’Università di Torino e curatore della parte italiana, dichiara allarmato: “Questi dati sono un segnale preoccupante, era già così nella scorsa edizione del rapporto. Non è da sottovalutare questa pressione che viene sentita dal ragazzo”. Come si può invertire la tendenza? Secondo Cavallo è una questione di programmi scolastici: “Probabilmente vanno ritarati, sono ancora legati alle superiori di una volta che selezionavano molto. La pressione viene condizionata sia dal rapporto con gli insegnanti sia dal rapporto che i genitori hanno con i docenti e la scuola stessa”.
Insoddisfazione, stress, poca felicità nel frequentare le mura scolastiche e svolgere i compiti. La scuola viene vista dallo studente italiano quasi come un ‘nemico’, a differenza di quanto dovrebbe accadere nella normalià: “Un’esperienza positiva della scuola è considerata una risorsa per la salute e il benessere, mentre una negativa può costituire un fattore di rischio, per la mente e il fisico. Non amare la scuola è associato a comportamenti a rischio, bassa autostima, sintomi psico-somatici” assicura Oms.