Castore ancora sotto i riflettori della commissione di Ripepi: ‘Mancano i soldi, il problema è politico’

Il contratto è datato e le risorse non bastano. Mallamaci difende il lavoro svolto dalla società. Marcianò e Ripepi critici con il sindaco Falcomatà

Dipendenti Castore

Si è svolta questa mattina presso il Comune di Reggio Calabria una nuova seduta della Commissione Controllo e Garanzia, presieduta dal consigliere di opposizione Massimo Ripepi. Al centro del confronto, nuovamente, la situazione della società in house Castore, le risorse a disposizione per gli interventi di manutenzione in città e il sistema di gestione delle segnalazioni provenienti dai cittadini e dagli uffici.

All’audizione hanno partecipato il dirigente comunale Francesco Minutolo e il presidente di Castore Domenico Mallamaci, oltre a diversi consiglieri comunali di opposizione. Ancora una volta, ha pesato l’assenza dei rappresentanti della maggioranza, critici nei confronti della gestione della Commissione da parte di Ripepi.

“C’è un contratto di servizio con Castore – ha spiegato Minutolo – che stiamo aggiornando. La programmazione degli interventi avviene attraverso riunioni settimanali tra uffici e referenti della società. Le risorse sono poche, si stabiliscono priorità con criteri oggettivi e in piena trasparenza. Purtroppo – ha aggiunto – siamo al di sotto delle aspettative: per le strade ci sono circa 2 milioni di euro, per le scuole 1,1 milioni, altrettanti per gli uffici comunali e 640mila euro per il Cedir. Il contratto, datato, risente dei rincari accumulati negli ultimi sette anni: al massimo si è riusciti a coprire il 40% delle esigenze”.

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Il presidente della Commissione Ripepi ha quindi chiesto chiarimenti sulla provenienza delle segnalazioni. “Arrivano da mail, PEC, canali istituzionali – ha risposto Minutolo – vengono raccolte, scremate e monitorate anche dagli uffici”.

L’amministratore di Castore, Mallamaci, ha condiviso l’analisi del dirigente: “Sottoscrivo in pieno quanto detto da Minutolo. Il servizio è fortemente condizionato dalle risorse economiche disponibili”.

Critico l’intervento del consigliere di opposizione Tonino Maiolino: “Se questa è la situazione, non capisco perché Mallamaci non abbia detto chiaramente quali siano i problemi. Nelle riunioni del giovedì, le segnalazioni non vengono valutate? Non volete intervenire o non potete? Bisogna dire le cose come stanno”.

Mallamaci ha replicato con fermezza: “Castore lavora bene e con serietà. Tutte le segnalazioni approvate vengono evase. Non accetto che venga messa in dubbio la professionalità dei nostri lavoratori. Ogni lunedì si interviene in base a quanto stabilito il giovedì. Non esiste una sola attività approvata che non venga eseguita”.

Il consigliere Federico Milia ha invitato a riflettere sulle cause delle criticità: “Se gli interventi non si fanno, un problema c’è. Bisogna capire dove nasce la lacuna”.

Ancora Mallamaci ha ribadito: “Il punto di partenza è sbagliato: non è Castore a non lavorare, è che le risorse non bastano. Operiamo con senso di responsabilità verso tutta la città e tutti i consiglieri, senza distinzione di colori politici”.

Angela Marcianò ha invece spostato l’attenzione sul piano politico: “È evidente che il vero problema è la mancanza di risorse, scelta frutto di decisioni politiche. Le voci del contratto di servizio sono discusse da anni. Dirigenti e amministratori fanno il possibile con ciò che hanno”.

Ha concluso il presidente Ripepi: “È chiaro che il problema è politico. Ho chiesto all’Ufficio Stampa di inserire i dati ufficiali così da evidenziare le risorse disponibili per le singole voci. Mallamaci sta lavorando bene, c’è stato un miglioramento evidente del servizio, ma resta l’ambiguità sulla discrezionalità delle scelte fatte nelle riunioni del giovedì”.

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