Op. Millennium, i dettagli del sequestro Passiatore: rapita e poi uccisa a colpi di bastone

Grazie alle intercettazioni, la Procura di Reggio Calabria ha acquisito ulteriori dettagli riguardo un fatto avvenuto nel 1977

omicidio passatore

Era il 27 agosto 1977. A Brancaleone, nel paese della Costa del Gelsomino, a poco meno di un’ora da Reggio Calabria, quell’estate, decide di trascorrere le vacanze Mariangela Passiatore.

La sig.ra però, originaria di Cinisello Balsamo, non fece mai più ritorno a casa, perchè venne prima rapita, poi violentata e infine uccisa.

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La tragedia di 30 anni fa torna oggi attuale perchè dalle carte dell’operazione ‘Millennium’, che ha portato all’arresto di ben 97 persone, di cui 16 agli arresti domiciliari, emergono ulteriori dettagli sul ruolo che un indagato ha avuto nel sequestro di persona di Mariangela Passiatore.

Ricordiamo come la vittima veniva assassinata poche ore dopo il rapimento e i resti non furono mai ritrovati.

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Proprio uno degli indagati dell’operazione Millennium, che però non è stato raggiunto da misura in assenza di esigenze cautelari in quanto il fatto è molto datato, conversando in auto con un solidale, raccontava che aveva avuto un importante ruolo nella gestione del sequestro della Passiatore, moglie di un imprenditore milanese, che si trovava a Brancaleone in vacanza.

La donna fu prelevata fingendo una rapina nella casa dove stava cenando ed era stata affidata ad un gruppo di carcerieri di Platì, mentre l’indagato si era portato presso una farmacia di un paese limitrofo per acquistare farmaci necessari alla sequestrata.

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“Ma la Passiatore – si legge nell’ordinanza – era molto agitata e i carcerieri, non riuscendo a controllarla, la colpirono con diversi colpi di bastone alla testa, procurandone la morte”.

Una storia tragica, un sequestro di cui si è parlato troppo poco e che oggi torna all’attenzione della cronaca nazionale.