Riciclo bioplastiche compostabili: la Calabria raggiunge il 100% per popolazione servita

Crescita di 76 punti in un solo anno. Il dato nella Relazione 2024 del consorzio nazionale Biorepack, Versari: "Numeri che ci riempiono di orgoglio"

Biorepack Marco Versari

La copertura dei servizi di raccolta e riciclo organico delle bioplastiche compostabili conferite insieme all’umido fa un balzo in avanti significativo. E, nella classifica delle regioni, la Calabria è in cima, raggiungendo addirittura il 100% della copertura, con una crescita di 76 punti in un solo anno.

Il dato è contenuto nella Relazione di gestione 2024 di Biorepack, consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, presentata in occasione dell’assemblea annuale dei consorziati.

La Calabria e la Puglia primeggiano nel riciclo delle bioplastiche

Il primato della Calabria è stato possibile grazie alle convenzioni che i Comuni e gli enti gestori dei rifiuti operanti nelle diverse aree della regione hanno sottoscritto con il Consorzio Biorepack nel corso del 2024. Un risultato condiviso con un’altra regione del Mezzogiorno, la Puglia. Come loro, solo la Valle d’Aosta. Leggermente dietro, ma con tassi di copertura comunque superiori al 97% altre sei regioni: Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Toscana.

Ma a crescere non sono solo i convenzionamenti nelle diverse regioni. A livello nazionale, infatti, è in aumento il tasso di riciclo organico delle bioplastiche compostabili, che ha raggiunto il 57,8%, in crescita di circa 2 punti percentuali nel confronto con l’anno precedente. Il tasso di riciclo supera così di otto punti percentuali il tasso di riciclo europeo 2025 sulla plastica (fissato al 50%) e di tre l’obiettivo del 55% fissato per il 2030.

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Da non sottovalutare tra l’altro che le attività del Consorzio si traducono, per i soggetti convenzionati, in preziose risorse economiche: nel 2024 i corrispettivi riconosciuti ai Comuni e agli enti che si occupano per loro conto della differenziata hanno raggiunto i 12,7 milioni di euro a copertura dei costi di raccolta, trasporto e trattamento degli imballaggi in bioplastica compostabile contenuti nell’umido.

Il commento del presidente di Biorepack

Commenta il presidente di Biorepack, Marco Versari:

“Sono numeri che ci riempiono di orgoglio. In poco più di tre anni di attività abbiamo raggiunto risultati che certamente, all’inizio, non potevano essere dati per scontati e oggi possiamo dire che il nostro consorzio, primo in Europa nel suo genere, è presente in tutta Italia. Tutto ciò conferma il valore delle attività realizzate dal nostro consorzio e dimostrano l’importanza per il Paese di poter contare su un soggetto capace di costruire sinergie e alleanze con chi, a livello locale e regionale, si occupa della raccolta e del trattamento dei rifiuti organici e compostabili. Valorizzarli nel modo migliore significa infatti non sprecare una frazione dei rifiuti importante sia per quantità sia per l’apporto che può fornire nella sfida di proteggere e aumentare la fertilità dei nostri terreni agricoli, contrastandone il degrado. E in questo quadro, gli imballaggi in bioplastica compostabile si confermano uno strumento importante per aumentare qualità e quantità della raccolta della frazione organica dei rifiuti”.