Caos ‘Dante Alighieri’, la comunità accademica: ‘Rifiutiamo l’ingresso illegittimo nella governance’
Protesta dell'ateneo reggino. La comunità accademica rifiuta l’ingerenza esterna e difende l’autonomia universitaria contro un “sedicente” CdA
05 Luglio 2025 - 07:52 | Comunicato Stampa

I Professori e le Professoresse, i Ricercatori e le Ricercatrici dell’Università per Stranieri Dante Alighieri esprimono grave preoccupazione e indignazione di fronte all’ennesimo tentativo di un soggetto completamente estraneo alla governance dell’Ateneo di accreditarsi come organo di governo, dichiarando presunte riunioni e l’adozione di “linee programmatiche” prive di qualsiasi legittimità giuridica e statutaria.
Si tratta evidentemente del tentativo di comprimere l’autonomia dell’Università e di sovrapporsi al Consiglio di Amministrazione in carica dell’Ateneo, escludendo e ignorando sistematicamente la Comunità accademica che si è già espressa in modo chiaro e inequivocabile, anche sulle questioni relative alla governance dell’Ateneo, attraverso le delibere di tutti gli Organi accademici e con dichiarazioni di voto trasparenti.
Coloro che oggi si autodefiniscono “CdA” non si sono mai realmente occupati dell’Ateneo, non hanno mai contribuito finanziariamente al suo sostegno e, ancora più grave, hanno accolto al loro interno un’associazione costituitasi nel 2024 totalmente estranea allo statuto dell’Ateneo e sconosciuta alla Comunità accademica, tentando di imporla con forzature e pressioni come parte della governance, violando in modo palese il principio di autonomia universitaria sancito dall’art. 33 della Costituzione.
La responsabilità della governance
“La situazione di criticità economica in cui l’Università è stata lasciata nel 2023 – risanata con dedizione e competenza da quella stessa Comunità accademica che questo autoproclamato ‘CdA’ ignora e aliena – è frutto delle passate governance, alle quali partecipavano gli stessi enti locali che oggi si autodefiniscono ‘CdA’, tentando di comprimere quell’autonomia che non hanno mai saputo tutelare.”
Pertanto, a quale titolo un sedicente “Presidente” del tutto estraneo alla vita dell’Università, non scelto né riconosciuto da alcun Organo legittimo dell’Ateneo, si permette di parlare di un’Università che non gli appartiene e di cui ignora storia, persone, progetti e sacrifici? Con quale pretesa può ritenersi valido o legittimo un progetto che non nasce dalla Comunità accademica, in tutte le sue componenti, unica e sola titolare dell’autonomia universitaria?
Difesa dei principi costituzionali
Proclami pubblici e presunti progetti, di cui non si conoscono nemmeno i contenuti, vengono utilizzati per esercitare pressioni su un Ateneo che non appartiene a nessuno, se non agli studenti, ai docenti e alla comunità che ogni giorno lo anima e lo sostiene.
È evidente che non si comprende la natura stessa di un’Università e i principi costituzionali su cui si fonda, che tutelano la libertà e l’autodeterminazione delle istituzioni accademiche a beneficio degli studenti, della ricerca e del territorio.
Impegno della Comunità accademica
L’Ateneo è attivo e vitale grazie all’impegno instancabile dei Professori, delle Professoresse, dei Ricercatori e delle Ricercatrici che, insieme al Personale tecnico-amministrativo e agli studenti, hanno garantito con responsabilità e sacrificio la continuità delle attività accademiche, la qualità della didattica – tutt’altro che “mortificata” – e la tenuta dell’Istituzione in questi anni difficili, accogliendo e formando migliaia di studenti che hanno scelto l’Università per Stranieri Dante Alighieri, investendo nel loro futuro.
Rifiuto dell’ingerenza
“Consapevoli di ciò, i Professori e le Professoresse, i Ricercatori e le Ricercatrici rifiutano categoricamente ogni tentativo di ingresso illegittimo e forzoso nella governance dell’Ateneo e tuteleranno in ogni sede i loro diritti e interessi, anche alla luce dei gravi danni istituzionali, professionali, reputazionali ed esistenziali che tutto il personale, docente e non docente, e gli studenti hanno subito e che continuano a subire in una situazione di prolungata incertezza creata da chi tenta di sovvertire l’autonomia dell’Ateneo per logiche estranee alla sua missione istituzionale.”
Tutela dell’autonomia universitaria
Si ribadisce quindi con fermezza che l’autonomia universitaria, garantita dalla Costituzione, appartiene esclusivamente alla Comunità accademica e non può essere calpestata da soggetti terzi che confondono il bene pubblico rappresentato dall’Università con interessi particolari. La libertà delle università rispetto a ingerenze esterne e il potere di autodeterminazione della Comunità accademica costituiscono un principio cardine del sistema universitario italiano che deve essere tutelato non solo per l’Università Dante Alighieri, ma per tutti gli atenei italiani.
Azioni di tutela
Per questo motivo, verranno coinvolti i Colleghi di altri Atenei, i Rettori e le Conferenze perché la difesa dei principi costituzionali e della libertà accademica è interesse di tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’università, della ricerca e della democrazia in Italia.
“L’Università appartiene agli studenti, ai docenti e al Paese. La Comunità accademica dell’Università per Stranieri Dante Alighieri non accetterà che venga usurpata e valuterà tutte le azioni di tutela in sede civile e penale, oltre alle richieste risarcitorie per i danni subiti, nei confronti di chiunque stia tentando di forzare e violare l’autonomia universitaria.”