Casartigiani Reggio: ‘Preoccupati per la mancata nomina di un assessore alle attività produttive’

"Un vuoto istituzionale che penalizza e rallenta notevolemtne il lavoro. È incromprensibile che le deleghe siano ancora in capo al sindaco". La nota di Casartigiani

Palazzo San Giorgio Comune Reggio Calabria

Casartigiani Reggio Calabria esprime una forte preoccupazione per la perdurante mancata nomina dell’Assessore alle Attività Produttive da parte del Sindaco Giuseppe Falcomatà, una situazione che ormai si trascina da mesi e che, di conseguenza, ha rallentato l’esame e l’attuazione dei progetti già presentati dalle associazioni di categoria del territorio.

Un vuoto istituzionale che penalizza le attività artigiane e rallenta notevolmente il lavoro che Casartigiani sta portando avanti per lo sviluppo economico locale. «È incomprensibile che, in una fase delicata come quella attuale, in cui le piccole imprese combattono ogni giorno contro la mancanza di servizi, la burocrazia e una tassazione ormai insostenibile, le deleghe siano ancora in capo al Sindaco che, pur nel rispetto dei suoi impegni istituzionali, non può far fronte in modo efficace alle esigenze dell’imprenditoria locale», afferma Casartigiani.

Le proposte di Casartigiani

Da mesi, Casartigiani ha avanzato proposte concrete su vari temi, tra cui semplificazione amministrativa, accesso al credito, riqualificazione delle aree artigiane – come il progetto per la “Via dell’Artigianato” in via Filippini, e l’utilizzo del mercato coperto – e la valorizzazione del settore. Tuttavia, l’assenza di un interlocutore politico diretto ha bloccato ogni processo decisionale, lasciando progetti e idee senza alcun riscontro.

La richiesta urgente di Casartigiani

Casartigiani chiede al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di procedere con urgenza alla nomina di un Assessore competente e operativo, capace, nel breve tempo rimasto della consiliatura, quantomeno di porre le basi per un rilancio economico del territorio. «Il tempo è scaduto. Le imprese non possono più attendere: servono atti concreti», conclude l’associazione.