Detenuto appicca un incendio in carcere: 8 agenti della Penitenziaria in ospedale
Tutti gli agenti coinvolti hanno riportato lesioni tali da esser ricoverati in pronto soccorso, con una prognosi di 7 giorni
01 Agosto 2025 - 15:48 | Comunicato Stampa

Per tre giorni consecutivi, otto agenti della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Vibo Valentia sono stati esposti a fumo e sostanze irritanti, sviluppatesi a causa degli incendi dolosi appiccati da un detenuto.
A segnalarlo è stato il sindacato Sappe. Secondo quanto riferito dal sindacato, il rogo ha generato fumi densi e pericolosi, rendendo rapidamente l’aria irrespirabile.
Il coraggioso intervento della Polizia penitenziaria
“Solo il tempestivo e coraggioso intervento del personale di Polizia penitenziaria in servizio – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Ciccone, segretario regionale – ha evitato una possibile tragedia e garantito l’incolumità di tutti i detenuti, anche mediante l’attivazione del piano di evacuazione e lo spostamento degli stessi in luoghi sicuri”.
Le conseguenze per gli agenti
“Tutti gli agenti coinvolti – proseguono i sindacalisti – hanno riportato lesioni tali da necessitare un ricovero al pronto soccorso e una prognosi di sette giorni.” Questi episodi, sottolineano, mettono in evidenza l’elevato livello di rischio a cui quotidianamente è sottoposto il personale che svolge il proprio lavoro con abnegazione, professionalità e senso del dovere, spesso a discapito della propria salute.
Le criticità strutturali del carcere
A rendere ancora più complessa la situazione è il sovraffollamento che interessa alcune sezioni, in particolare quelle dedicate all’accoglienza dei nuovi giunti, ormai oltre la capienza massima prevista. Inoltre, desta preoccupazione la presenza di detenuti con problematiche psichiatriche, che pongono ulteriori criticità nella gestione quotidiana della sicurezza interna. Inoltre, i detenuti con problemi psichiatrici non ricevono cure adeguate, come sottolineato dalla Corte costituzionale in una sentenza del gennaio 2022, evidenziando altresì la necessità di ricondurre la gestione amministrativa delle Rems sotto il ministero della giustizia.
“Nei giorni scorsi abbiamo evidenziato tale questione anche al ministro Carlo Nordio”, ha concluso il sindacato.
Le richieste del Sappe
Infine, il Sappe chiede al Dipartimento e al provveditorato di valutare l’immediato trasferimento dei detenuti responsabili dei gravi episodi.
Fonte: Ansa Calabria