L’ex Zeman si racconta senza filtri e parla della sua esperienza alla Reggina
"Contatti? Io dico sempre, non mi chiama nemmeno mia madre... Non faccio favori ai procuratori"
15 Agosto 2025 - 11:09 | Redazione

L’addio al Paternò dopo averne inizialmente accettato l’incarico. Karel Zeman racconta e si racconta senza filtri ai microfoni di seried24. Carriera, ambizioni, difficoltà, la sua idea di calcio: “Io e mio padre non abbiamo mai lavorato insieme, a differenza di tanti figli d’arte che entrano nello staff del genitore e poi trovano facilmente una panchina. Ho sempre voluto fare strada da solo, e questo per scelta mia e di mio padre. Ma nel calcio, oltre al merito, serve anche un po’ di aiuto: noi non lo abbiamo mai cercato e, a volte, ho avuto la sensazione di subire svantaggi per essere “il figlio di…
Così, per vent’anni, mi sono ritrovato spesso in situazioni difficili. All’inizio serviva esperienza, ma oggi, dopo oltre 200 panchine in Serie C, mi pesa lavorare in contesti disorganizzati, dove non sai nemmeno a chi rivolgerti per risolvere un problema. Ho 48 anni e non voglio “perdere” altri vent’anni per arrivare in Serie A a 68. Ci sono società che ti mettono nelle condizioni di fare bene, e lì che l’allenatore può esprimere tutto il suo valore. Ma se mancano organizzazione e professionalità, il lavoro diventa impossibile.
Per me e la mia famiglia l’onestà viene prima di tutto. Non faccio favori a procuratori, non partecipo a giochi di potere: penso solo al lavoro e a fare calcio bello. Purtroppo oggi questo è meno frequente di quanto dovrebbe.
In serie C c’è una mentalità più professionistica. Tra tutte, la Reggina è stata l’esperienza più completa: un anno intero, davanti anche a 10.000 spettatori, con il tempo necessario per mettere in pratica le mie idee.
“Non ho contatti in corso. Raramente vengo chiamato dalle società. Leggo di colleghi che parlano di cinque, sei offerte… io dico sempre che non mi chiama nemmeno mia madre. Credo che la gente non sappia molto di me… altrimenti il telefono squillerebbe di più.”