Attendiamoci Onlus a Gambarie: ‘Le ferite diventano germogli di futuro’

Gambarie accoglie “Note e Valori – Il suono dell’impegno”: tra musica, giovani e istituzioni, la bellezza diventa strumento di cambiamento

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Una piazza viva, raccolta e partecipe ha fatto da cornice a “Note e Valori – Il suono dell’impegno”, l’evento che martedì 19 agosto ha animato Piazza Mangeruca a Gambarie, trasformandola in un luogo in cui arte e testimonianza si sono intrecciate per dare voce alla speranza.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Attendiamoci ODV ETS con il sostegno del Comune di Santo Stefano in Aspromonte, è iniziata con un ringraziamento alla comunità locale e con un messaggio chiaro: la bellezza e l’arte possono essere linguaggi potenti per parlare di futuro.

Musica e testimonianze

Sul palco, il Cardile Acoustic Duo – composto da Roberto Macrì e Carmen Cardile, soci e volontari dell’Associazione – ha accompagnato il pubblico in un viaggio musicale ed emozionale, alternando momenti di intensa partecipazione a brani che hanno avvolto la piazza di calore e armonia.
La musica ha preparato il terreno alle parole di alcuni dei giovani di Attendiamoci, che con entusiasmo e coraggio hanno raccontato il proprio cammino di crescita, comunità e corresponsabilità.

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L’impegno sul territorio

La serata è stata anche occasione per ribadire l’impegno concreto dell’Associazione sul territorio: la gestione dei beni confiscati l’Arca e la Grotta a Santo Stefano in Aspromonte, trasformati da luoghi di chiusura e paura in spazi di vita, opportunità e rinascita.

«Sono segni tangibili – è stato sottolineato – di come le ferite di un territorio possano diventare germogli di futuro, se i giovani vengono sostenuti nel diventare protagonisti del cambiamento».

La vicinanza delle istituzioni

Tra il pubblico era presente anche il sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Malara, che con la sua partecipazione ha voluto testimoniare la vicinanza dell’Amministrazione comunale a un percorso che intreccia responsabilità civile, protagonismo giovanile e rinascita sociale.

L’evento si è concluso con un nuovo momento musicale e con i ringraziamenti al Comune di Santo Stefano e a tutta la cittadinanza.

«Quello che abbiamo vissuto insieme – hanno affermato gli organizzatori – non è stato soltanto uno spettacolo, ma un segno concreto di come l’arte, le storie e l’impegno possano intrecciarsi per dare vita a comunità più forti e unite».

Un applauso caloroso ha salutato la chiusura, lasciando nell’aria il senso di una serata capace di trasformare una piazza in un laboratorio di speranza, dove talento, passione e responsabilità hanno fatto risuonare la possibilità di un futuro diverso.