Ascensore chiuso a Scilla, Santagati: ‘Turisti in affanno. Ennesima occasione mancata’

"Il nostro borgo si mostra impreparato ad accogliere i visitatori, offrendo un’immagine poco ospitale" la denuncia del capogruppo Scilla Mediterranea

Ascensore Scilla Marina Grande

«”Non si possono fare tutte quelle scale!” è il grido, a metà tra la frustrazione e la delusione, che arriva da molti turisti ancora presenti a Scilla, costretti a rinunciare o ad affrontare non poche difficoltà per raggiungere piazza San Rocco da Marina Grande. A causa dell’ascensore chiuso, ancora una volta il nostro borgo si mostra impreparato ad accogliere i visitatori, offrendo un’immagine poco ospitale e profondamente distante da quella che dovrebbe essere una località turistica di rilievo nazionale e internazionale».

Lo dichiara Carmen Santagati, capogruppo di Scilla Mediterranea al Consiglio Comunale di Scilla, commentando la situazione di disagio che sta vivendo in questi giorni il paese.

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L’ascensore chiuso e le promesse mancate

«È l’ennesima occasione mancata da parte di questa amministrazione – prosegue Santagati – che in campagna elettorale aveva promesso una strategia di destagionalizzazione del turismo, al fine di garantire continuità al lavoro delle attività locali e attrattività del borgo anche nei mesi meno affollati. Invece, ci ritroviamo a fine settembre con un flusso turistico ancora significativo, ma senza servizi minimi garantiti. Non si parla di turismo se poi mancano le infrastrutture base per l’accessibilità».

L’ascensore che collega la parte alta del paese con la zona marina è non solo un servizio utile, ma una necessità concreta per famiglie con bambini, persone anziane o con mobilità ridotta, e per tutti quei visitatori che scelgono Scilla anche fuori dal mese di agosto.

L’appello all’amministrazione

«Chiediamo all’Amministrazione un cambio di passo nella gestione dell’offerta turistica: non si può parlare di sviluppo e rilancio del territorio se poi i fatti dimostrano disinteresse per le esigenze di chi Scilla la visita, la vive e ci lavora.»