Reggio, Cesa, De Poli e Occhipinti tracciano la rotta per le regionali: ‘Da Occhiuto gesto eroico’
Dalla difesa della famiglia alle grandi opere, l’Udc si presenta alle regionali "come forza determinante per la coalizione di centrodestra"
23 Settembre 2025 - 17:06 | di Redazione

L’Unione di Centro torna protagonista in Calabria, con un incontro che ha visto la partecipazione dei vertici nazionali e locali. Al centro del dibattito, la difesa dei valori dello scudo crociato e le sfide legate allo sviluppo della regione.
L’onorevole Lorenzo Cesa, presidente nazionale dell’Udc, ha messo in chiaro la missione del partito:
“L’obiettivo è portare all’interno del Consiglio regionale la difesa dei valori che sono dietro lo scudo crociato: la vita, la famiglia, ma anche la concretezza che serve in questa regione. Ci sono fasce di popolazione che non riescono ad arrivare a fine mese e ci vuole un partito che se ne faccia carico. Noi che ci ispiriamo alla dottrina sociale della Chiesa abbiamo questo compito, con candidati che vengono dalla nostra storia, dalla tradizione democristiana, e che hanno a cuore questi valori”.
Cesa ha poi commentato le recenti vicende politiche regionali:
“Si era creato un clima inaccettabile, il presidente Occhiuto non avrebbe più potuto governare perché la burocrazia non gli rispondeva più. Ha fatto una scelta giusta, eroica, nell’interesse dei calabresi. Non può essere la magistratura a decidere alle sorde di una regione importante come la Calabria”.
Guardando oltre i confini regionali, Cesa ha lanciato un appello all’unità del centro:
“Se mettessimo insieme le forze di centro saremmo il partito di maggioranza in Italia. Ma un partito deve avere radici profonde e noi rappresentiamo questo, non ci richiamiamo solo alla democrazia cristiana, ma a ciò che rappresentava: valori solidi, che durano nel tempo. Noi siamo un’altra cosa rispetto a chi costruisce partiti su un personaggio e poi sparisce nel nulla. In Calabria siamo presenti con una lista che difende valori che sono nel cuore degli italiani e dei calabresi”.
Il segretario nazionale Antonio De Poli ha ribadito la centralità dell’Udc nella coalizione di centrodestra:
“Il rilancio dello scudo crociato sarà fondamentale per la vittoria del centrodestra e per la conferma di Roberto Occhiuto. La Calabria in questi anni ha guardato oltre i propri confini e questo è l’aspetto più importante per cittadini e imprese. L’Udc sarà una forza determinante e sono certo che eleggeremo almeno due consiglieri regionali, con candidati di punta come Riccardo Occhipinti”.
De Poli ha posto l’accento sulle priorità politiche:
“Il nostro partito riprende con forza i principi e i valori che i cittadini ci chiedono: la centralità della persona, la famiglia, le politiche sociali per i più deboli, la sanità e il lavoro. Senza lavoro non c’è dignità per nessuno. Questo è il percorso che vogliamo fare: competenza, serietà e non dilettantismo. La Calabria chiede questo, e l’Udc saprà rispondere”.
Sul piano locale, è intervenuto Riccardo Occhipinti, segretario provinciale e candidato al Consiglio regionale, che ha puntato l’attenzione sulle infrastrutture dimenticate:
“Da anni mi batto per i problemi della nostra città e della provincia, che vive un abbandono pazzesco. Con l’Udc abbiamo fatto diversi interventi: penso alla Bovalino-Bagnara, per la quale con l’onorevole Cesa abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo di inserirla tra le opere collaterali del Ponte sullo Stretto. Ma anche alla nuova Gioia Tauro, ferma da oltre vent’anni, alla pedemontana, alla statale, alla SP2 di Platì completamente abbandonata. La nostra provincia e la nostra città sono lasciate al degrado, e noi ci batteremo affinché queste opere vengano realizzate”.
Occhipinti ha quindi invitato i cittadini a sostenere la lista Udc:
“Abbiamo un programma serio e una lista rinnovata, fatta di professionisti pronti a dare risposte concrete. Mi auguro che la gente capisca che questa è la strada giusta”.
L’Udc si presenta dunque alle regionali con l’obiettivo di consolidare la propria presenza e contribuire, all’interno della coalizione di centrodestra, a un progetto di governo che tenga insieme valori, radici storiche e soluzioni ai problemi reali del territorio.