Codacons RC: ‘A Villa illeggittima la nomina del Responsabile Dati: ombre sull’ufficio del Garante’

“Siamo di fronte a un evidente cortocircuito istituzionale perché chi tratta quotidianamente dati sensibili non può, al tempo stesso, essere chiamato a vigilare sul corretto trattamento degli stessi" le parole di Condemi

condemi codacons rc

Dopo anni di totale inerzia, il sindaco di Villa San Giovanni ha improvvisamente provveduto, stranamente con firma autografa, il 29 agosto scorso, la nomina del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO/RPD), protocollandola il 2 settembre successivo. Una decisione arrivata comunque undici giorni dopo il formale reclamo presentato dal CODACONS al Garante per la Privacy, che già segnalava anche questa grave omissione dell’Amministrazione.

Questo risveglio improvviso che ha determinato la nomina del DPO/RDP, coincide temporalmente, e curiosamente, con il reclamo inoltrato al Garante, sollevando il sospetto di una reazione non spontanea ma indotta dalla segnalazione stessa.

Tuttavia, prescindere dalle anomalie istruttorie, Il nuovo incarico oltre a non risolvere il problema, lo aggrava: il Sindaco ha designato come DPO il Segretario Comunale, dott. Domenico Eros Polimeni, lo stesso funzionario che dirige anche il Settore Servizi Sociali, responsabile della gestione di dati personali e sensibili riguardanti minori, disabili e soggetti in condizioni di fragilità.

CODACONS: “Nomina in conflitto d’interessi, violato il GDPR”

Una nomina in palese conflitto d’interessi, in violazione dell’art. 38, par. 3 del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR), che impone al DPO indipendenza, autonomia e assenza di subordinazione gerarchica rispetto ai trattamenti controllati.

“Siamo di fronte a un evidente cortocircuito istituzionale – dichiara l’avv. Antonia Condemi, presidente provinciale dell’associazione – perché chi tratta quotidianamente dati sensibili non può, al tempo stesso, essere chiamato a vigilare sul corretto trattamento degli stessi. È una violazione strutturale che mina la credibilità e la trasparenza dell’intero sistema comunale, aggravata peraltro dal divieto di cumulo di incarichi prevista dal Garante”.

Questa singolare iniziativa non rappresenta un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di criticità amministrative già oggetto di attenzioni da parte del CODACONS. L’assenza di trasparenza, la discontinuità funzionale e il reiterato mancato rispetto delle regole delineano un quadro preoccupante per la tenuta democratica delle istituzioni locali.

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Nuovo reclamo al Garante e possibile esposto alla Procura

Per questa ragione il CODACONS ha presentato un nuovo reclamo al Garante per la Protezione dei Dati Personali e sta valutando di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, al fine di accertare eventuali irregolarità e fugare ogni dubbio su possibili interferenze nell’attività dell’Ufficio del Garante. Il CODACONS ribadisce il proprio impegno nel contrastare ogni forma di gestione arbitraria del
potere pubblico, che rischia di marginalizzare i soggetti più fragili e di svuotare il principio di legalità.

“Non è tollerabile – conclude l’associazione – che una funzione così delicata venga gestita in modo superficiale, compromettendo la tutela di diritti fondamentali garantiti dal diritto europeo. La trasparenza e la protezione dei dati non sono un optional, ma un obbligo di legge.”