Minasi (Lega): “Basta fake news sull’Alta Velocità in Calabria, l’Europa parla chiaro”
"La Calabria è pienamente inserita nei tracciati strategici dell’Unione Europea per l’Alta Velocità. Inclusi Sa-Rc e il Ponte sullo Stretto", assicura Minasi
10 Novembre 2025 - 16:32 | Comunicato Stampa

«Nessuna esclusione, nessuna penalizzazione. La Calabria è pienamente inserita nei tracciati strategici dell’Unione Europea per l’Alta Velocità. E a dirlo non sono interpretazioni arbitrarie o ricostruzioni giornalistiche, ma i documenti ufficiali della Commissione Europea».
La replica della Senatrice Tilde Minasi
La Senatrice della Lega Tilde Minasi, componente della Commissione Trasporti del Senato, replica così alle dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti politici calabresi in merito al nuovo assetto della rete TEN-T.
«Il corridoio scandinavo-mediterraneo – spiega Minasi – include in modo esplicito la tratta Salerno–Reggio Calabria e il collegamento stabile con la Sicilia, ovvero il ponte sullo Stretto. Il completamento di questa dorsale entro il 2040 rappresenta un obiettivo vincolante. Le polemiche sollevate in questi giorni, quindi, dimostrano, ancora una volta, una lettura distorta dei progetti, la totale assenza di conoscenza delle carte ufficiali o addirittura la malafede intenzionale di chi polemizza.
Come è stato giustamente fatto notare – rimarca la Senatrice – da chi si è preso la briga di leggere i documenti, e come confermato da autorevoli esponenti delle stesse Istituzioni europee, ci troviamo di fronte a una narrazione errata, parziale e spesso strumentale dei fatti. E fa specie che certe recriminazioni siano arrivate persino da un eurodeputato, che dovrebbe saper leggere i documenti e conoscere bene i contenuti del regolamento approvato a Bruxelles».
Il richiamo ai Fondi di Coesione
Minasi richiama poi anche un passaggio tecnico chiave contenuto nelle linee guida della Commissione:
«Ogni tratto non adeguato compromette l’efficienza dell’intero corridoio. Per questo motivo la Commissione sollecita l’attivazione dei Fondi di Coesione, a partire proprio da Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia, per superare ritardi storici e rafforzare l’integrazione infrastrutturale.
Portare a termine l’Alta Velocità che arriva fino a Reggio e poi alla Sicilia è una condizione dunque imprescindibile per il completamento dell’intera rete TEN-T europea, come l’UE esplicita.
Ed è stato proprio questo Governo, grazie a un lavoro serio e incisivo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato dal Vicepremier Matteo Salvini – sottolinea la senatrice leghista – a rendere possibile questa revisione della rete europea, ottenendo il pieno inserimento del Ponte sullo Stretto e sbloccando investimenti per l’AV, i porti e la digitalizzazione. Dopo anni di promesse mancate – dice ancora – oggi la Calabria è pienamente dentro una visione strategica europea e nazionale. Lo certificano le Istituzioni comunitarie, non la propaganda».
Calabria al centro della strategia europea
«Siamo stati noi, questa maggioranza, e non altri, a trasformare annunci in risultati, visioni in atti concreti. Oggi il Mezzogiorno è parte integrante di un disegno infrastrutturale europeo realistico e finanziabile. Gioia Tauro, i collegamenti ferroviari, il Ponte sullo Stretto non sono più proiezioni astratte, ma asset strategici inseriti con piena legittimità e coerenza nella rete delle grandi opere continentali».
Un dibattito da mantenere aperto
Minasi non nasconde infine la necessità di mantenere un confronto pubblico:
«È giusto che il dibattito sia aperto e anche acceso, ma non si può piegare a logiche elettorali o narrative vittimistiche e false. Le infrastrutture non si costruiscono con slogan. Servono visione, progettazione e responsabilità. E oggi, finalmente, esiste un orizzonte chiaro che include la Calabria.
L’Alta Velocità al Sud non è più solo una rivendicazione, ma un impegno sottoscritto, con scadenze, finanziamenti e strategia. Chi ricopre ruoli istituzionali ha il dovere di sostenerlo, non di ostacolarlo. Alimentare allarmismi o diffondere letture sbagliate dei documenti europei rischia semplicemente di indebolire il lavoro fatto fin qui, di confondere i cittadini e rallentare un processo finalmente concreto.
Il tempo delle lamentele – conclude – è finito: ora servono coesione, competenza e determinazione per portare la Calabria dove merita di stare: al centro delle grandi reti dei trasporti europee».
