Reggina: al peggio non c’è mai fine. Al Granillo passeggia anche l’Athletic Palermo

Ennesimo scempio. La realtà dice che bisogna lottare per non retrocedere

Reggina A Palermo

Un’altra imbarazzante prova quella fornita dalla Reggina al Granillo contro l’Athletic Palermo. Due volte in vantaggio sugli unici due tiri in porta, quelli di Pellicanò e Edera, poi un dominio totale sul piano del gioco, della organizzazione e delle occasioni da gol per i rosaneri che già nel primo tempo ne avevano create almeno quattro trovando solo una rete. Errori a ripetizione, condizione psicofisica raccapricciante, gioco inesistente.

Tutto veramente incredibile, sembra di vivere dentro un incubo senza fine con una squadra che sprofonda in classifica. Vedremo se anche stavolta mister Torrisi racconterà una partita diversa rispetto allo scempio che si è visto in campo. La Curva Sud dopo l’ennesima contestazione, ha seguito in silenzio la parte finale del match, girando le spalle alla squadra. Arriva la quarta sconfitta al Granillo. Adesso la realtà dice che bisognerà lottare per non retrocede, incredibile ma vero.

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Primo tempo

Per la sfida con l’Athletic Palermo mister Torrisi cambia diversi elementi nell’undici iniziale. In porta subito l’ultimo arrivato Summa, mentre in difesa a destra viene nuovamente collocato Palumbo, in mezzo D. Girasole e Adejo, a sinistra torna Gatto. Centrocampo a due con Barillà e Mungo, dietro la punta Pellicanò ci sono Edera, Di Grazia e Porcino.

Al primo minuto Pellicanò ruba palla al difensore e si invola verso la porta, supera anche il portiere e da posizione defilata serve Porcino, ma l’azione sfuma. All’undicesimo ripartenza degli ospiti e conclusione ravvicinata di Rampulla, facile parata di Summa. Si sblocca il match al ventiduesimo con Pellicanò che di testa piazza la sfera alle spalle di Bitzinis, sfruttando al meglio un cross dalla destra di Barillà, 1-0.

Cinque minuti più tardi occasionissima per l’Athletic Palermo con Mazzotta che si presenta solo davanti a Summa, grande risposta del portiere amaranto. Difesa della Reggina che sbanda ad ogni affondo dei rosanero. Alla mezz’ora fuori Di Grazia, un’altra brutta prestazione, dentro Correnti. Non la prende bene l’ex Siracusa. Al minuto trentadue punizione dal limite per l’Athletic Palermo. Bonfiglio calcia direttamente fuori.

Altra grande occasione per gli ospiti con Bova che solo davanti alla porta spara alto. Un minuto più tardi, sempre dalla sinistra, altro cross, colpo di testa Micoli che sfiora il palo. Il meritato pareggio arriva in pieno recupero, neanche a dirlo, ancora su palla inattiva, con un colpo di tacco di Mazzotta. I rosanero sfiorano il vantaggio sull’ennesimo assist che arriva dalla sinistra, per fortuna c’è l’anticipo di Girasole. Altro primo tempo da dimenticare.

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Secondo tempo

Grande occasione per la Reggina all’ottavo con Edera che conclude di destro e sfiora il palo dopo la deviazione del portiere. Al sedicesimo fuori Barillà, dentro Salandria. Un minuto più tardi ripartenza amaranto e finalmente Edera riesce con un bolide dalla distanza a metterla dentro, 2-1. Immediata reazione dell’Athletic Palermo, solito cross in mezzo con la difesa amaranto che rimane a guardare, sponda di Zalazar e gol a porta vuota di Micoli, 2-2. Difesa imbarazzante, presa a pallate da destra e da sinistra.

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E infatti passano solo due minuti e i rosanero passano in vantaggio con il solito copione. Cross dalla sinistra e colpo di testa di Zalazar, indisturbato sotto rete, 2-3. La Curva Sud gira le spalle alla squadra. Pellicanò, Porcino e Gatto fuori, dentro Ferraro, Grillo e Distratto. A due minuti dalla conclusione su angolo di Distratto, Grillo di testa sfiora il palo. Finisce 2-3, non succede altro, se non il silenzio del pubblico che non ha più la forza neanche per fischiare. Per la nausea.