Ciucci: ‘Nuova delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto dopo la Corte dei Conti’
L'AD della Stretto di Messina spiega perché confida nel via libera della Commissione Ue
09 Dicembre 2025 - 18:15 | Comunicato Stampa

“La registrazione con riserva è teoricamente possibile, ma del tutto inappropriata. Contiamo su una valutazione favorevole della commissione Ue che consideri corretta la nostra interpretazione nell’applicazione delle direttive Habitat e Appalti. Una volta acquisita questa valutazione, potrà essere assunta dal governo una seconda delibera al Cipess”.
Così l’Amministratore Delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, illustra i prossimi passaggi volti all’ottenimento di una registrazione con formula piena in un’intervista al quotidiano on line Diac, specializzato proprio in infrastrutture.
Direttiva Habitat e ricorso alla Corte dei conti
Nello specifico, relativamente alla Direttiva Habitat Ciucci ricorda che:
“La lettera della Commissione del 15 settembre scorso dà atto dell’impegno del governo e della valenza strategica dell’opera e in nessun passaggio emerge una critica alla procedura di comunicazione adottata. È previsto a breve un incontro con i servizi tecnici della commissione Ue, insieme a MIT e MASE sui principali profili di illegittimità rilevati dalla Corte dei conti”.
La questione appalti e il tetto del 50%
In merito alla direttiva Appalti e all’ipotesi di superamento del tetto del 50% del valore dell’iniziale corrispettivo per il Contraente generale, Ciucci spiega che “per quanto riguarda il valore delle varianti che devono concorrere alla soglia del 50% la nostra quantificazione è pari ad appena 90 milioni di euro su un costo aggiornato del valore contrattuale affidato a Eurolink di 10 miliardi e 572 milioni. Questo perché le direttive europee sono entrate in vigore nel 2014, dopo l’approvazione della variante di importo maggiore, di circa un miliardo (oltre due miliardi a valori attualizzati 2025), ma, aggiunge Ciucci, anche se venisse ricompresa questa ultima – in una sorta di stress test – si starebbe sotto il 50%. Peraltro, come più volte sottolineato l’incremento del corrispettivo è determinato in misura prevalente dall’adeguamento dei prezzi e non da nuovi lavori.
Relativamente al parere dell’ART, per il quale verrà avviata quanto prima la procedura – ha detto infine – si è ritenuto che fosse dovuto solo per le autostrade mentre la viabilità sul ponte è classificata, anche dalla Convenzione, come una strada extraurbana di tipo B. Chiederemo il parere dell’ART con cui avvieremo quanto prima la procedura”.
