Pacifici (SPI CGIL): ‘Ingiustificato aumento dei prezzi dei biglietti aerei e ferroviari. Meridionali penalizzati’
La denuncia del sindacato reggino: "Un'angheria che coinvolge migliaia di cittadini"
31 Dicembre 2025 - 15:30 | Comunicato Stampa

“È vergognoso ciò che sta accadendo in questi giorni nel nostro splendido Paese a danno di chi, dal Mezzogiorno, è stato costretto a portare le proprie braccia e le proprie menti al Nord per lavorare e vivere”.
Con queste parole, Mimma Pacifici, Segretaria Generale SPI CGIL dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria, ha commentato la situazione relativa all’aumento ingiustificato dei prezzi dei biglietti aerei e ferroviari durante le festività, che colpisce particolarmente i cittadini meridionali.
La speculazione sui prezzi dei biglietti
Pacifici ha definito questa situazione come una vera e propria “angheria”, che coinvolge migliaia di cittadini provenienti dal Mezzogiorno. In particolare, ha sottolineato che una parte significativa del trasporto ferroviario è gestita da Trenitalia, una società pubblica controllata dallo Stato, la quale, secondo Pacifici, dovrebbe garantire il diritto alla mobilità, anziché assecondare logiche di mercato.
L’assenza di tutela per il Sud
“Chi governa le Regioni del Sud e il Paese intero”, ha proseguito Pacifici, “dovrebbe prestare molta più attenzione a queste pratiche speculative, che si consumano sulla pelle della propria gente”, senza tutelare chi è già penalizzato dalla distanza, dalla precarietà e da salari più bassi.
Le difficoltà economiche e sociali dei meridionali
Pacifici ha evidenziato l’ingiustizia di una situazione che impedisce a molte persone di rientrare a casa durante le festività per ragioni economiche, mettendo in evidenza la lontananza forzata e la rinuncia agli affetti familiari. Ha sottolineato come questa sia una “situazione inaccettabile”, considerando anche quanto i meridionali continuano a produrre e a dare al Paese.
La solitudine degli anziani e la responsabilità delle scelte politiche
Come rappresentante della SPI CGIL, Pacifici ha sottolineato il dolore che i figli e nipoti devono affrontare, quando non possono tornare a casa durante le festività, lasciando tanti anziani soli. “Questa non è una fatalità, ma il risultato di scelte politiche sbagliate”, ha affermato, denunciando l’assenza di regole che permettono “abusi” anche da parte di chi svolge funzioni pubbliche e sociali.
La richiesta di un cambiamento
“È arrivato il momento di intervenire con decisione”, ha concluso Pacifici, chiedendo di impedire che il diritto alla mobilità e agli affetti familiari venga trasformato in un lusso. Con l’arrivo del nuovo anno, la SPI CGIL si augura che il Governo possa finalmente orientarsi verso una politica più equa, che metta “la dignità delle persone prima del profitto”, garantendo i diritti dei cittadini.
