Diciva me nonnu: “A megghiu parola è chidda chi non nesci”
Tante volte è meglio non proferir parola, ma rimuginare con sé stessi e pensare attentamente se sia il caso o meno di dir qualcosa
25 Febbraio 2018 - 15:45 | di Redazione

Amare la Calabria vuol dire conoscere la sua storia, avere rispetto della sua terra, osservare ogni suo cambiamento, rispettare le sue tradizioni. Amare la Calabria significa conoscerne i suoi profumi e saper distinguere ogni suo prodotto. Vuol dire portare avanti le proprie idee con coraggio, vuol dire conservare e tramandare.
Per millenni il popolo calabrese è riuscito a conservare testimonianze ed esperienze del passato ed è da sempre attaccato alle proprie abitudini e ai propri valori.
Consapevoli dell’importanza degli insegnamenti ricevuti, delle consuetudini e della saggezza popolare calabrese, CityNow vuole rispolverare le parole calabresi che si sono tramandate nel tempo. Per questo motivo ogni settimana vi proporremo un proverbio calabrese.
Questa domenica è la volta di un antico detto che tutt’oggi sentiamo spesso:
“A megghiu parola è chidda chi non nesci” – “La parola migliore è quella che non si dice“.
Il proverbio che tante volte abbiamo sentito ripetere nelle nostre case o per le strade della città vuole indicare che tante volte è meglio non proferir parola, ma rimuginare con sé stessi e pensare attentamente se sia il caso o meno di dir qualcosa. Le parole infatti sono come lame affilate e tante volte possono ferire più di una qualsiasi arma. Perciò tante volte, per non creare situazioni spiacevoli e difficili è meglio rimanere in silenzio.
Parole sagge che trovano riscontro anche nella nostra quotidianità.