Reggio – Sciopero Agenzia delle Entrate, i lavoratori dicono “no” all’ennesima riduzione del salario

I lavoratori dell'Agenzia delle Entrate della Città Metropolitana aderiscono allo sciopero del 2 aprile. Ecco i motivi


I lavoratori dell’Agenzia dell’Entrate della Città Metropolitana dopo che, sin dalla nascita dell’Agenzia (2001), hanno:

  • Svolto sempre con senso di responsabilità ed abnegazione il proprio lavoro nonostante i continui attacchi da una parte dell’opinione pubblica (spesso informata dagli organi di stampa e comunicazione in maniera distorta in merito a fatti, accadimenti e realtà operativa dell’Agenzia) e dall’altra della stessa Agenzia (whistleblowing, audit, procedimenti disciplinari, ecc…).
  • Conseguito tutti gli obiettivi loro assegnati (erogazione di servizi, contrasto all’evasione, controllo della corretta applicazione della normativa fiscale-tributaria, nonostante l’accavallarsi di provvedimenti normativi spesso contraddittori e le politiche altalenanti sulle modalità di contrasto all’evasione) nonostante i carichi di lavoro fossero assolutamente sproporzionati rispetto agli organici ed alla professionalità degli uffici ed alla costante e continua chiusura di quest’ultimi (presidii di legalità sul territorio).
  • Garantito all’Erario le entrate necessarie affinché venissero erogati i servizi essenziali (sanità, trasporti, pubblica istruzione, ordine pubblico, ecc. ecc.) per la vita sociale e civile di uno Stato moderno.

I dipendenti, oggi, dovrebbero subire l’ennesima riduzione del salario accessorio, elemento cospicuo del salario dei lavoratori.

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Per questo motivo i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate della Città Metropolitana aderiscono allo sciopero del 2 aprile 2019.

Lo scopo è quello di ritrovare la dignità di lavoratore.

“Operiamo sul territorio con sempre responsabilità per garantire ai cittadini italiani servizi pubblici, assistenza in materia tributaria, contrasto all’evasione, contrasto alla corruzione, contrasto alla criminalità.

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