Estate 2021, boom di prenotazioni in Sicilia. E la Calabria ?

Da Usa e Inghilterra la maggior parte delle prenotazioni. La Calabria deve farsi trovare pronta


Estate 2021, l’Italia si prepara ad una stagione che dovrà obbligatoriamente riavviare l’industria del turismo e allo stesso tempo gestire la pandemia da Covid- 19.  Nelle ultime settimane, segnale della volontà di tornare ad una vita il più possibile normale, sono aumentate notevolmente le prenotazioni verso il Belpaese, specie per Puglia e Sicilia.

Stefano Bettanin (presidente di Property managers Italia) sottolinea: “Stiamo rilevando molte prenotazioni da Gran Bretagna e Usa, non a caso Paesi dove le dosi di vaccino sono state somministrate a tappeto. E ora la gente, che si sente più sicura, vuole tornare a viaggiare”.

“Ragusa, Cefalù, Ortigia e Noto le mete che vanno per la maggiore, in queste zone il tempo di permanenza media si allunga di molto, anche perché gli stranieri qui trovano prezzi più bassi rispetto ai loro Paesi e una qualità della qualità della vita decisamente più alta”, spiega Bettanin.

Settore del turismo fondamentale

Tra i fattori della ripartenza sicuramente inciderà il green pass vaccinale che consente gli spostamenti tra Paesi dell’Unione Europea e non favorirebbe solo le vacanze degli italiani, ma salverebbe anche l’estate degli stranieri in vacanza nel nostro Paese, un mercato che vale 11,2 miliardi per il sistema turistico nazionale in spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.

Nell’era della pandemia i criteri di attrazione delle mete più ricercate stanno piano piano cambiando: non più la folla dei centri storici ma spazi più aperti e soggiorni più isolati. Una tendenza dimostrata, sostiene il presidente di Property Managers, dal richiamo sempre più forte delle terre del Chianti e delle Crete senesi, così come le ville palladiane del Veneto, nei dintorni di Venezia, Padova, Verona e Vicenza.

E la Calabria?

La Calabria, con i suoi 800 km di coste, assicura la possibilità di ospitare migliaia di turisti. Discorso simile per le montagne e il verde della nostra regione. All’appuntamento con l’estate 2021, la Calabria può e deve farsi trovare pronta. Serve però un’immediata azione delle istituzioni in questo senso. Da un lato, è imprescindibile accelerare sul piano vaccinale, unico modo per uscire il prima possibile dal tunnel della pandemia. Dall’altro è necessario rafforzare il piano di marketing territoriale, antica pecca di una regione che non riesce a valorizzare le proprie ricchezze e farsi apprezzare (e visitare dai turisti) per quanto meriterebbe.

Il settore del turismo, uno dei più penalizzati dalla pandemia, secondo diversi studi sarà tra quelli che guideranno (in Europa e nel mondo)  la rinascita economico-sociale. La Calabria, notoriamente incapace di sfruttare nel migliore dei modi questo ‘asset’ strategico, ha l’occasione di guadagnare il tempo perduto. Bisogna sfruttarla a tutti i costi.