Mannoia, Brunori e Capossela a Riace per 'abbracciare' Lucano

"Abbracciamo Riace”, una nuova manifestazione per ritrovarsi e sostenere l’ex sindaco Domenico Lucano 

In tanti hanno già risposto alla “chiamata alle arti”, una nuova manifestazione per ritrovarsi a Riace e “abbracciare” l’ex sindaco Domenico Lucano nel “Villaggio globale” del paese della Locride.

L’abbraccio a Lucano degli artisti

L’evento, che si terrà il 6 e 7 novembre vedrà partecipare artisti e intellettuali come Brunori Sas, Tetes de Bois, Ascanio Celestini, Baba Sissoko, Gad Lerner, Oliviero Toscani, e non mancheranno i contributi di Vinicio Capossela e Fiorella Mannoia. La manifestazione ha carattere nazionale e si chiama Abbracciamo Riace: gli organizzatori hanno invitato quanti vogliono fare sentire la propria vicinanza all’ex sindaco Domenico Lucano, che a fine settembre è stato condannato a oltre 13 anni nell’ambito del processo “Xenia”. Sabato 6 novembre è in programma un corteo dalle 14,30 dal campo di Riace, che arriverà all’anfiteatro “arcobaleno” in cui già dalla tarda mattinata da un “palco aperto” a tutti gli artisti; domenica 7 si terrà invece un’assemblea a partire dalle 15 al “Villagio globale”.

La tragedia di Becky Moses

L’iniziativa è stata presentata stamattina in una conferenza stampa online durante la quale sono intervenuti, oltre allo stesso Lucano, la giornalista Tiziana Barillà , padre Alex Zanotelli e Sasà Albanese di “un’altra Calabria è possibile”. Tiziana Barillà ha in seguito ricordato la tragedia di Becky Moses, giovane nigeriana che è dovuta andare via dal paese della Locride a causa della chiusura del progetto Cas per mancanza di fondi ed è poi morta carbonizzata, a 26 anni, in un rogo scoppiato nella baraccopoli di San Ferdinando.

“Per noi Becky rimane l’emblema della peggiore politica di questo paese e dell’Unione europea”.

Un momento di solidarietà

Si tratterà di un momento di solidarietà ma anche di protesta contro una “giustizia profondamente ingiusta”. Lucano, secondo padre Zanotti:

“É stato massacrato da questa sentenza assurda ed ha bisogno di essere sostenuto, come già avvenuto in occasione della marcia Perugia-Assisi”.

Lo stesso ex sindaco ha dichiarato:

“Pronto ad accettare qualsiasi cosa, ma non il tentativo di denigrazione morale. Per anni Riace ha rappresentato il riscatto di questo territorio su una questione che negli ultimi decenni ha segnato la storia dell’umanità: le migrazioni e le ingiustizie sociali. Senza accorgermene alimentavo una speranza anche per il nostro territorio altrimenti rassegnato allo spopolamento o al dominio delle mafie”.