Sacal, settimana clou tra nuovo statuto e neo presidente. Quale il futuro del 'T. Minniti'?

Per il 'T. Minniti' c'è chi rivendica la piena indipendenza gestionale. Chi invece punta all'ingresso in Sacal

“12 maggio’.

E’ questa la data da cerchiare in rosso questa settimana per comprendere il futuro che tocca gli scali calabresi.

Dopo le dimissioni di Giulio De Metrio, giovedì 12 è prevista la nomina del nuovo management e l’ufficializzazione del nuovo presidente Sacal che con ogni probabilità, sarà il manager dello scalo di Catania, Marco Franchini.

Capiremo solo quel giorno come si muoverà la stessa società di gestione nonchè la Regione Calabria.

Altro nodo che vedremo sciolto il 12 maggio è il sistema di governance. Il nuovo Cda sarà composto da tre o cinque membri? Probabilmente si passerà a cinque per permettere l’ingresso anche agli altri soci pubblici.

Nuova Sacal, quale l’interesse per il ‘T. Minniti?

Dalle prossime mosse si valuterà anche l’interesse rivolto all’aeroporto dello Stretto. Da molti anni infatti il ‘T. Minniti‘ viene messo in un angolo rispetto alla strategia generale di Sacal.

Del resto, la conferma di come lo scalo reggino sia ormai da tempo ‘fuori dai giochi’ arriva proprio dal numero dei voli e dal confronto tra arrivi e partenze dei tre scali calabresi. Anche Crotone, ad oggi, è messa meglio di Reggio . Tutto passa dalle famose limitazioni e dall’abbattimento della categoria ‘C’. Passaggio che solo Enac può fare per rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il rilancio.

A partire dal 13 maggio, per quanto riguarda il futuro del ‘T. Minniti‘, il Comune attenderà poi la chiamata del presidente Occhiuto, che come già promesso, siederà nuovamente a tavolino con la task force per stabilire le strategie da condividere.

Tra gli obiettivi della nuova Sacal, non certo facili, c’è dunque il rilancio dell’aeroporto dello Stretto.

Ma quale sarà la proposta da parte del Comune alla Regione Calabria, quali le richieste a Sacal? Quali le idee per salvare il ‘T. Minniti‘?

Futuro ‘T’. Minniti’, dal Comune due visioni differenti

Secondo quanto trapela da palazzo San Giorgio, ci sarebbero differenti posizioni all’interno dello stesso Comune.

Per l’assessore alla Mobilità ed ai Trasporti del Comune di Reggio Calabria Domenico Battaglia l’idea migliore sarebbe quella di entrare in Sacal. Per la task force però la soluzione migliore sarebbe quella di costituire una società di gestione autonoma dell’aeroporto Tito Minniti.

“Chiederemo una sub concessione a titolo oneroso, pagheremo per averla. Vogliamo essere arbitri del nostro destino, se saremo bravi riusciremo a far sviluppare lo scalo reggino. Se non saremo bravi falliremo. Ma non vogliamo più dipendere da Sacal, che non vuole gli interessi di Reggio Calabria”.

Queste le parole dell’avv. Chindemi ai nostri microfoni esattamente due mesi fa.

Bisognerà allora sedersi attorno ad un tavolo prima dell’incontro con il presidente Occhiuto. Il Comune, a nostro modesto avviso, non può permettersi di perdere questa occasione.

E’ necessario avere un’unica strategia da proporre, al fine di recuperare il dialogo con chi gestisce e dirige l’aeroporto reggino. Nella speranza che chi gestirà la nuova Sacal possa comprendere che la Calabria non può e non vuole volare solo ed esclusivamente dallo scalo di Lamezia Terme.