Aeroporto di Reggio, un flop i bandi per i nuovi voli. Subito nuova conferenza dei servizi
Presto la ripubblicazione del bando con requisiti più attrattivi. Task Force, silenzio tombale
27 Aprile 2023 - 12:14 | di Redazione

Aeroporto ‘Tito Minniti’, deserti i tre bandi destinati alle tratte (a\r) Reggio Calabria-Bologna, Reggio Calabria-Torino e Reggio Calabria-Venezia.
Per il momento nulla da fare rispetto alla procedura indetta da Enac, che si sperava potesse iniziare a contribuire nell’inversione di tendenza rispetto al volume di passeggeri dello scalo reggino.
Considerate evidentemente poco appetibili le nuove tratte, da ricordare che per favorire lo sviluppo del Tito Minniti la Regione Calabria ha messo in campo 13 milioni di euro relativi agli oneri di servizio per la continuità territoriale, ai quali se ne aggiungono circa 3 di fondi statali.
I bandi relativi ai tre voli prevedevano tariffe agevolate con un massimo (al netto di Iva e di tasse ed oneri portuali) di 50,12 euro per i residenti calabresi e di 40,12 per quelli siciliani residenti nel Comune di Messina, il primo tentativo però è andato a vuoto.
Nulla però è perduto, l’intenzione è quella di presentare al più presto un nuovo bando, dedicato agli stessi 3 voli, con modalità e caratteristiche che possano essere più appetibili e competitivi per le compagnie interessate.
L’aeroporto di Reggio Calabria attende da anni un vero rilancio ed è nel mezzo di un progetto complessivo di riqualificazione, che prevede lavori di ammodernamento (al via dopo l’aggiudicazione), il superamento delle oramai celeberrime limitazioni e una serie di novità che potranno sensibilmente avvicinare lo sviluppo del Tito Minniti, grazie anche al coinvolgimento di tutta l’area metropolitana e la sponda messinese.
Si attende da tempo anche un sussulto da parte della task force comunale, evidentemente schiacciata dalle volontà di Comune e Città Metropolitana. L’organismo coordinato dall‘avv. Salvatore Chindemi, piombato da mesi in un silenzio assordante, sembra essere spettatore disinteressato della vicenda, senza aver fatto mai seguire fatti concreti agli sterili comunicati pubblicati con cadenza (più o meno) semestrale.
