Al Palazzo della cultura un salto nel passato con “Radichiamoci”


Il progetto RADICHIAMOCI mira alla riscoperta e valorizzazione di una particolare arte, una
tecnica antica che gode però di nuovo interesse e diviene volàno prezioso per il rilancio dell’artigianato. Ci riferiamo alla lavorazione delle icone bizantine, tradizione ben visibile nella regione calabrese che tra le sue dominazioni ha visto anche significative presenze dell’Impero Romano d’Oriente. Una simile eredità è un pregio artistico e patrimoniale ma è altresì una via unica per tracciare percorsi di identità culturali e religiosi che ancora oggi contraddistinguono queste zone.
Radichiamoci è stato ideato e sviluppato dalla Cooperativa Nemesis, in partenariato con l’Azione Cattolica Diocesana RC- Bova, Parrocchia di San Luca Evangelista, Chiesa Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Liceo Artistico M. Preti A. Frangipane, Ass.ne La Formica, Ass.ne ISMIA GREKA “Jalò tu Vua”.
Candidato all’undicesima edizione del bando Seminatori di Idee 2017 realizzato in collaborazione tra il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC), l’ufficio nazionale di Pastorale del lavoro, Caritas italiana e progetto Policoro, Radichiamoci è stato selezionato tra i quattro vincitori a livello nazionale (Gennaio 2018) qui la premiazione, e nel marzo 2018 ha iniziato il suo percorso operativo.
I protagonisti di questo percorso sono gli studenti del Ill e IV anno del Liceo Artistico di Reggio Calabria e adolescenti attivi all’interno delle parrocchie coinvolte. I partner sono stati coordinati in maniera complementare e sistemica, ognuno secondo proprie competenze e settore di intervento. L’invito alla laboriosità e all’idea dell’arte come aspirazione da sempre insita nell’uomo è stato promosso attraverso le testimonianze incrociate dei rappresentanti delle Chiese, degli iconografi e dei formatori; il contributo della scuola si è rivelato fondamentale per garantire quella continuità tra educazione formale e non formale, per ampliare la rete educazionale e professionale e per favorire l’avvicinamento dei giovani a una cultura del lavoro pulito e, ove possibile, legato all’autoimpiego grazie al contatto con le realtà associative coinvolte.
Struttura: fase educativa(marzo- aprile 201 8) finalizzata al confronto tra le due confessioni, all’importanza del dialogo e delle diversità come valore costruttivo per le comunità; alla visione dell’arte e del suo significato nella società, con particolare riguardo al Mondo delle icone bizantine in Calabria, e alla riscoperta di un patrimonio immateriale altrettanto prezioso quale il greco antico di Calabria. Moduli saranno curati dalle associazioni partner, da esperti dei settori di interesse e da iconografi professionisti.

Fase tecnica (aprile «novembre 2018) finalizzata alla creazione delle icone e mostra finale.| ragazzi apprenderanno le tecniche, scopriranno i materiali, l’importanza dei colori e dei tratti che distinguono questa particolare arte e ognuno potrà realizzare, sotto la guida di un’esperta, la sua personale icona. L’iconografa Letizia di Lorenzo terrà i corsi e supervisionerà i ragazzi durante la realizzazione dei lavori, affiancata dai formatori.

A conclusione dei lavori verrà allestita una piccola mostra per raccontare il senso del progetto e svelare la continuità operativa (marzo- novembre 2018) include anche la dimensione ormai imprescindibile per i nativi digitali, quella dell’uso delle nuove tecnologie: guidati dallo staff ed esperti, i partecipanti declineranno le loro competenze in materia di tecnologia in modo più costruttivo, impareranno a promuovere il progetto ed altre iniziative sui canali social e ad avviare campagne di crowdfunding.
Gli incontri formativi si sono finora svolti presso gli spazi messi a disposizione dalle parrocchie e nei laboratori del liceo artistico: lavorare in ambienti diversi è stato utile per stimolare l’apprendimento trasversale dei giovani, favorire l’apprendimento alla pari e loro interazione dinamica e proattiva, vivendo contesti ben diversi da quelli tradizionalmente scolastici. La coop Nemesis, in quanto ente capofila, ha coordinato tutti gli incontri formativi dividendosi tra il ruolo di facilitatore e formatore.
Con accento sull’alternanza scuola lavoro, il progetto si è soffermato sulle dinamiche burocratiche e operative del terzo settore, oggi in grande espansione; abbiamo mostrato nuove forme di lavoro atipiche quali coworking e artigianato digitale, offrendo così una panoramica completa delle trasformazioni del Mondo del lavoro di cui saranno protagonisti.