Anassilaos promuove "La cultura del cedro in Calabria. Uomini, memoria e paesaggio"

L’associazione Anassilaos rivolge la sua attenzione ad un coltura che ha inciso profondamente nel carattere del paesaggio calabrese: il cedro

A meno di una settimana dalla Giornata Nazionale del Paesaggio, l’associazione Anassilaos rivolge ancora la sua attenzione a un importante coltura che ha inciso profondamente nel carattere del paesaggio calabrese: la coltura del cedro.

QUANDO

Si terrà giovedì 28 marzo alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Villetta “De Nava”. Promosso congiuntamente dal Comune di Reggio Calabria, dall’Associazione Culturale Anassilaos e dalla Biblioteca “Pietro De Nava” l’incontro sul tema “La cultura del cedro in Calabria. Uomini, memoria e paesaggio”.

INCONTRO

Il dott. Giuseppe Tagarelli, Ricercatore presso l’Istituto per I Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISAFoM-CNR), durante l’incontro parlerà delle sue ricerche su questo agrume tipico del bacino mediterraneo e della sua coltura presso la Riviera dei Cedri e nello specifico Santa Maria del Cedro in provincia di Cosenza.

Il valore di questi cedri non è solo determinato dalle qualità organolettiche, che ne fanno sicuramente un prodotto d’eccellenza nella pasticceria, ma è la sua perfezione, la sua bellezza che rende questo cedro adatto all’uso durante la festa ebraica di Sukkot detta anche Festa delle Capanne, e che ricorda il tempo trascorso dal popolo ebraico nel deserto, dopo l’uscita dall’Egitto.

Qua i rabbini, da ogni parte del mondo, da tempi remoti, arrivano per scegliere i cedri senza macchia, della perfetta dimensione e senza segno alcuno.  Per la celebrazione della festa servono in tutto quattro specie di vegetali: il lulav (un ramo di palma), l’etrog (un cedro), tre rami di mirto e due rami di salice.

Un fascio dal forte significato simbolico: la palma è senza profumo ma il suo frutto è saporito; il salice non ha sapore, né profumo; il mirto ha profumo ma non sapore e, infine, il cedro ha sapore e profumo. Quattro vegetali che simbolicamente rappresentano tutti i tipi di uomo. E il cedro, avendo sapore e odore, rappresenterebbe l’uomo che opera bene e in coerenza con la Toràh. Economia, commercio, agricoltura si muovono incidendo sull’ambiente creando ricchezza e un indotto peculiare che lo studioso illustrerà dai tempi passati all’attualità nel corso del suo intervento che sarà introdotto dalla Dr.ssa Daniela Scuncia.