Elezioni Regionali, Germanò (M5S): “Tridico la scelta giusta per scalzare Occhiuto”

"Non voglio che mio figlio e i giovani calabresi debbano scegliere tra restare e rinunciare, o partire e soffrire", le parole di Germanò, candidato nel Collegio Sud con il Movimento 5 Stelle

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La Calabria non può più permettersi di essere una regione “stanca e avvilita”, come afferma Antonio Germanò, candidato alle prossime elezioni regionali con il Movimento 5 Stelle. Ai microfoni di CityNow, Germanò esprime la sua ferma convinzione che la regione abbia bisogno di un cambiamento profondo e radicale, mettendo al centro le persone e non le logiche politiche che, secondo lui, hanno finora prevalso.

“Voglio una Calabria che si rialza”

Germanò, con un tono deciso, sottolinea la necessità di un’inversione di rotta per la Calabria. “Scendo in campo perché la Calabria non può più permettersi di essere una regione stanca e avvilita”, dichiara con determinazione. “Non possiamo continuare a essere spettatori delle manovre di chi pensa alla propria poltrona invece che ai cittadini. Io non accetto questa rassegnazione. Voglio una Calabria che si rialza, che smette di piangersi addosso e che inizia a costruire il futuro.”

Secondo Germanò, uno degli errori principali del governo regionale uscente a guida Occhiuto è stato quello di “guardare solo a poltrone e interessi personali”, ignorando le reali necessità della gente. Il suo obiettivo, quindi, è quello di avviare una fase di crescita e di rinascita, che metta finalmente al centro i cittadini e non le logiche di potere.

I temi cruciali per il futuro della Calabria

Per convincere gli elettori, Antonio Germanò si concentra su temi concreti e urgenti. “I calabresi non hanno bisogno di televendite politiche. Non servono i 100 mila euro per ristrutturare case che già esistono, ma che sono vuote e tristi perché i nostri giovani sono stati costretti a emigrare”, afferma con fermezza. “Noi vogliamo riempirle di vita, non di illusioni.”

Le priorità di Germanò sono chiare: sanità pubblica di qualità, lavoro vero attraverso insediamenti industriali, scuole moderne per i giovani, collegamenti rapidi per facilitare la mobilità e il turismo strutturato. “La Calabria tornerà vincente quando chi l’ha lasciata potrà tornare, e quando nuove famiglie da altre parti d’Italia sceglieranno di trasferirsi qui”, afferma Germanò, ribadendo che il suo obiettivo è quello di invertire il flusso migratorio, restituendo un futuro di speranza a chi è stato costretto a lasciare la propria terra.

“Tridico è la scelta giusta per scalzare Occhiuto”

La candidatura di Antonio Germanò si inserisce all’interno di un percorso di cambiamento più ampio. L’ex presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, è il candidato scelto dal Movimento 5 Stelle per contrastare l’attuale presidente Roberto Occhiuto. “Tridico non è solo un candidato: è un simbolo”, spiega Germanò. “È la dimostrazione che un ragazzo calabrese, figlio di una famiglia umile e partito da un piccolo paese, può arrivare ai vertici dello Stato e guidare l’INPS con risultati straordinari.”

Germanò vede in Tridico una figura che incarna l’antitesi dell’arroganza politica. “Ha già dimostrato di saper amministrare, di avere visione, di saper innovare. È la scelta migliore che la Calabria avrebbe potuto immaginare, perché rappresenta la credibilità e la concretezza di cui abbiamo bisogno oggi.”

Sanità e deleghe alla Città Metropolitana: le priorità

Un altro tema caldo per Germanò riguarda la sanità. “La sanità non può più essere il nostro punto debole, deve diventare il nostro orgoglio”, afferma, sottolineando l’importanza di avere ospedali di eccellenza, pronto soccorso efficienti e una medicina territoriale diffusa. “Basta viaggi della speranza, basta attese infinite. Ogni calabrese deve sentirsi curato a casa propria”, aggiunge Germanò.

Anche le deleghe alla Città Metropolitana sono al centro del programma di Germanò. “Non devono essere scatole vuote o annunci elettorali: devono essere strumenti veri, con fondi e responsabilità concrete”, spiega. “Reggio e la sua area metropolitana hanno il diritto di essere protagoniste, non comparse.”

Infine, Germanò rivela le sue motivazioni personali per la candidatura. “Io penso a mio figlio. Penso al futuro che merita”, afferma, sottolineando l’importanza di non lasciar andare via i giovani calabresi. “Vengo da Fiumara, un piccolo paese che mi ha insegnato tanto ma mi ha anche tolto tanto, perché le opportunità non erano qui. Non voglio che mio figlio e i giovani calabresi debbano scegliere tra restare e rinunciare, o partire e soffrire.”

Germanò si candida per dare ai calabresi le stesse possibilità che hanno in altre parti d’Italia, combattendo ogni giorno per cambiare la sua terra. “Mi candido perché credo che questa terra possa cambiare, e perché voglio combattere ogni giorno per dare ai calabresi le stesse possibilità che hanno in qualsiasi altra parte d’Italia.”