Zone rurali, il Parlamento Europeo approva la relazione Nesci: “Vittoria dedicata ai giovani calabresi”
“Curare il futuro dei giovani significa anche curarne il presente, potenziando le possibilità di formazione e scolarità per le nuove generazioni", le parole dell'eurodeputato di Fdi
17 Giugno 2025 - 18:07 | Comunicato Stampa

Denis Nesci Eurodeputato
Dopo il voto di approvazione unanime ottenuto a maggio in Commissione REGI, oggi, 17 giugno 2025, il Parlamento Europeo, con 622 voti a favore, 24 contrari e 21 astenuti ha approvato la relazione dell’eurodeputato di FdI/ECR Denis Nesci, coordinatore in REGI per il Gruppo ECR, dedicata al rafforzamento delle aree rurali dell’Unione Europea, con particolare attenzione alle realtà del Sud e della Calabria, attraverso una politica di coesione mirata ed efficace.
“La relazione rappresenta un passo decisivo per riportare le nostre aree interne, in particolare quelle del Sud e della Calabria, al centro dell’agenda europea,” ha dichiarato Nesci. “Queste terre ospitano un quarto della popolazione europea e custodiscono il cuore pulsante della nostra identità culturale ed economica. Oggi, più che mai, dobbiamo rispondere alle sfide senza precedenti che queste comunità affrontano, specialmente i nostri giovani calabresi, troppo spesso costretti a cercare altrove il proprio futuro.”
“Questa relazione segna l’inizio di un cambiamento reale, un futuro in cui i giovani del Sud possano scegliere di restare, investire nelle proprie radici e costruire qui la loro vita e i loro sogni,” ha sottolineato l’eurodeputato.
“Curare il futuro dei giovani significa anche curarne il presente, potenziando le possibilità di formazione e scolarità per le nuove generazioni.”
Al centro della strategia vi sono anche la resilienza climatica e la prevenzione dei disastri naturali, temi fondamentali per le aree rurali del Sud. Particolare attenzione è riservata al completamento delle infrastrutture strategiche, come le dighe del Metramo e del Menta, e più in generale a quelle destinate alla gestione integrata delle risorse naturali, in particolare dell’acqua.
Un ruolo chiave è affidato al rafforzamento del ruolo delle donne nelle aree rurali, attraverso strumenti concreti che le rendano protagoniste del cambiamento e leader nelle loro comunità.
La relazione propone inoltre la creazione e il potenziamento di infopoint territoriali, veri fari di supporto e orientamento per cittadini, amministrazioni e imprese locali. Il benessere dei cittadini di queste aree deve inoltre passare da una sanità consapevole del territorio in cui opera, dotata di strumenti finanziari adeguati a colmare le carenze strutturali.
“Il lavoro che portiamo avanti nelle commissioni è la forza motrice per trasformare le parole in azioni concrete,” ha concluso Nesci. “Con determinazione, coraggio e visione, continueremo a lavorare da Bruxelles per far arrivare risorse e politiche dove servono davvero. Perché il futuro delle nostre aree interne, soprattutto quelle del Sud e della Calabria, non è solo una sfida, ma un’opportunità storica da cogliere insieme, per un’Europa più forte, più coesa e più giusta”.