Arcigay I Due Mari e Agedo Reggio Calabria insieme nella lotta alla discriminazione

Arcigay I Due Mari e Agedo plaudono all’approvazione della proposta di legge per il superamento delle discriminazioni su identità di genere e orientamento sessuale

Il Comitato Arcigay I Due Mari Reggio Calabria, unitamente ad Agedo Reggio Calabria, plaude, come già dichiarato in sede di audizione, dinanzi alla stessa commissione,  all’approvazione da parte della Terza Commissione del Consiglio Regionale della Calabria della proposta di legge n 317 “Disposizioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’identità di genere e l’orientamento sessuale”. 

La proposta di legge, che ora deve superare il voto dell’Assemblea Legislativa Regionale, si iscrive in un percorso di lotta ad ogni forma di discriminazione, con particolare riferimento ai temi dell’omotransfobia, per cui la società civile calabrese e le associazioni che si occupano del tema lottano da anni, nel quadro del pieno rispetto delle garanzie costituzionali e dei principi ispiratori della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, cui si richiama lo stesso statuto regionale.

Si tratta, dunque, non solo di un balzo in avanti in termini di rispetto della dignità e dell’integrità fisica e psicologica di tutte le Persone, ma di un provvedimento che va a colmare un vulnus legislativo che era diventato intollerabile.

Vogliamo pertanto ringraziare i proponenti la cui iniziativa ha consentito il licenziamento del provvedimento all’unanimità da parte dei membri della Commissione competente, così sottolineando la convergenza di tutte le forze politiche su un provvedimento di civiltà che non poteva più tardare, ma il cui iter è stato lungo e complesso.

Non possiamo non ricordare come Arcigay I Due Mari e Agedo Reggio Calabria abbiano intrapreso un’azione di stimolo, trasformandosi in pungolo per il legislatore regionale quando, dinanzi a una prima proposta già depositata in Commissione (proposta di legge n° 251 del 22 giugno 2017), e i cui contenuti risultavano più deboli, frammentati e obsoleti, hanno avviato un confronto serrato e a volte duro.

Tale confronto ha condotto ad una riflessione da parte della politica regionale, permettendo di giungere alle relative audizioni di fronte alla Terza Commissione, che ha accolto e ascoltato chi, come noi, contro le discriminazioni lavora quotidianamente. Da questo iter è nata una nuova iniziativa legislativa che ha condotto al testo approvato e licenziato lo scorso 29 gennaio. Riteniamo, tra l’altro, elemento di grande innovazione l’attenzione dedicata alla diagnosi delle nascite intersex da parte del Sistema Sanitario Regionale.

Dalla lettura complessiva del testo, risulta tuttavia poco chiaro come, a fronte dell’istituzione di un Osservatorio Regionale contro l’omotransfobia, ne possa essere garantita l’autonomia e il pieno funzionamento senza la previsione di una copertura finanziaria.

Se le associazioni che si occupano della comunità LGBTI* calabrese hanno compiuto il proprio lavoro richiamando le istituzioni alla loro responsabilità politica per rendere concreta ed effettiva la tutela della platea che rappresentano, non possiamo non sottolineare quanto un provvedimento richiesto da anni che si inserisce in un processo di crescita e innovazione sociale per tutta la Calabria e i calabresi sia benvenuto, ma giunga comunque in estremo ritardo rispetto alle istanze manifestate.

Motivo per cui ci auguriamo che veda finalmente la luce prima del termine di questa decima legislatura regionale.