Reggio degradata, Armando Neri: ‘Sindaco e giunta pensano solo a lamentarsi’
'Spiagge abbandonate, infopoint chiusi, Torre Nervi in stato di degrado. Tutta questa bellezza fa a botte con la negligenza e il disinteresse di chi ci amministra', le parole di Neri
05 Aprile 2025 - 15:20 | Redazione

Di seguito il post pubblicato sui social dal consigliere comunale e commissario cittadino della Lega Reggio Calabria, Armando Neri. Un pensiero critico sulla situazione della città, tra turismo, bellezze naturali e contraddizioni amministrative.
Penso che …oggi il sole splende e in per le vie di Reggio si scorgono molti capannelli di turisti, con un “melting pot” di accenti che incuriosisce e mette di buonumore. Ci sono in giro anche tanti cittadini che, approfittando del clima mite, corrono sul Lungomare, prendono un gelato, si rilassano. I bimbi giocano e – attratti dalle onde – vogliono andare in spiaggia.

I TURISTI e le bellezze reggine
I turisti arrivano in Città con Ryanair e finalmente grazie alla Regione Calabria possono ammirare le nostre bellezze.
Ma trovano gli infopoint inesorabilmente chiusi e strutture come la Torre Nervi in stato di degrado, nel cuore della Città. Un pugno nell’occhio.
Per fortuna, a sopperire alle deficienze (politiche) dell’amministrazione ci pensano i commercianti e gli esercenti e persino i singoli cittadini reggini, che con garbo e amore danno indicazioni ai turisti, raccontano la Città, li accolgono.
Spiagge abbandonate: pericoli per i più piccoli
I bimbi che corrono in spiaggia devono stare attenti perché ci sono bottiglie rotte, pannelli abbandonati, ferri arrugginiti e acuminati.
Questo perché il Comune, un Comune affacciato sul mare, non ha ancora pulito le spiagge.

Una bellezza che cozza con la negligenza
E quindi tutta questa bellezza fa a botte con la negligenza e il disinteresse di chi ci amministra.
Ma quindi che fanno, ogni giorno, sindaco, giunta, maggioranza…che fanno ogni santo giorno? Si lamentano, piagnucolano. Dicono bugie, parlando in Consiglio Comunale di una città “risanata” negli ultimi anni.
La politica del LAMENTO
Si svegliano la mattina e si chiedono: “a chi diamo la colpa oggi delle nostre deficienze (politiche)? Alla Regione o al Governo? Con chi ce la prendiamo per giustificare la nostra totale inefficienza?” E fanno le vittime. Attaccano un po’ i cittadini, un po’ le associazioni di categoria, un po’ agitano le bandiere del complotto politico.
E tirano a campare, tra un incarico e l’altro, raccontando una Città che esiste solo nelle loro teste, ma che è lontana anni luce dalla realtà. E quando glielo si fa notare o li si critica, si arrabbiano e si offendono. Tengono il muso.
Serve una politica dell’ESSERE CITTÀ
La loro visione della Città sta, dunque, nella politica del lamento.
Perché, piuttosto, non si impegnano davvero a fare ciò che è nelle loro facoltà e competenze? Ordinaria amministrazione, insomma.
PENSO…sia tempo che la politica del lamento ceda il passo a quella dell’essere città.