L’Ass. Francesco Amendolea di Archi dona un defibrillatore all’Istituto Nosside Pythagoras

Il torneo Interscolastico «Insieme per la Vita» ha visto la partecipazione di dieci istituti di istruzione secondaria di primo grado di Reggio Calabria

Si è concluso presso l’aula magna dell’Istitituto «Falcomatà Archi-plesso Pirandello» il torneo
interscolastico «Insieme per la Vita» che ha visto la partecipazione di dieci istituti di istruzione secondaria
di primo grado della nostra città.

Il torneo si è svolto attraverso uno strumento multimediale che prevedeva quiz con domande di vario genere (dalla cultura generale, all’attualità, allo sport, alla grammatica, alla storia, alla geografia etc).

FASI DEL TORNEO

La gara si è svolta in due fasi:

  • la prima presso la sede di ogni istituto dove si sono selezionate le squadre;
  • la seconda, la finale, dove sono convenuti tutti i vincitori della prima fase.

Il premio finale che consisteva in un defibrillatore è stato vinto dall’Istituto Nosside Pythagoras di Ravagnese e verrà messo anche a disposizione della comunità circostante. Particolarmente soddisfatto il presidente dell’Associazione, Andrea Saraceno, che così ha commentato:

“Sono particolarmente contento della nostra iniziativa per svariati motivi. L’iniziativa ha suscitato grande interesse da parte della dirigenza scolastica di ogni istituto, alla quale va il nostro ringraziamento per la disponibilità e l’accoglienza, e da parte degli studenti che hanno dimostrato notevole preparazione. Da parte nostra con questo progetto abbiamo coniugato l’aspetto ludico vero e proprio dato dal torneo stesso con l’impegno degli studenti sviluppando quella competizione positiva necessaria a finalizzare il proprio interesse alla conquista di un trofeo utilissimo all’istituto di appartenenza.

La donazione del defibrillatore ad una scuola, luogo deputato alla formazione e alla crescita dei futuri cittadini adulti, va interpretata non solo in chiave solidaristica ed in grado di garantire una maggiore sicurezza all’interno di una struttura nella quale i ragazzi trascorrono tante ore della propria vita , ma come azione rivolta ad aumentare nelle nuove generazioni la consapevolezza delle proprie responsabilità in termini di salute e quindi come un’indicazione educativa forte mirata alla costruzione di una cultura della prevenzione, cosa che molto spesso tra i giovani è labile”.