Villa, vandalizzata la scuola don Milani di Pezzo: l'amministrazione sporgerà denuncia

Oltre i danni alla scuola, scoperto un furto a palazzo San Giovanni. L'amministrazione: "Serve una reazione cittadina per dire basta a tanta inciviltà"

Quanto constatato ieri all’ingresso nei locali della scuola elementare don Milani di Pezzo deve farci riflettere, perché ormai non basta più stigmatizzare gli atti vandalici: i nuovi locali del piano terra, già pitturati e chiusi con infissi nuovi sono stati imbrattati dagli ormai “soliti ignoti” che non hanno la benché minima idea di cosa sia il rispetto dei beni comuni.

Vandalizzata la scuola don Milani di Villa San Giovanni

Vandali Scuola Don Milani Pezzo 1

A scoprire l’atto di vandalismo l’assessore all’urbanistica Albino Rizzuto, sul posto per i rilievi necessari al completamento dei lavori della scuola primaria.

Quella scuola che per Villa rappresenta il simbolo del diritto allo studio (presto non più negato) diventa anche simbolo di oltraggio agli sforzi e ai desideri di una comunità che vuole riportare i suoi bambini nel quartiere in cui vivono e crescono. Qualche anno addietro la scuola materna sita al piano sottostante; ieri la scoperta del vandalismo al piano superiore della primaria.

L’Amministrazione sporgerà formale denuncia contro ignoti come è ovvio che sia, ma questo non basta più: serve la reazione di tutti noi e serve interrogarci sul perché continuano ad accadere simili episodi.

I danni? I muri puliti e gli infissi nuovi imbrattati di pittura e un estintore utilizzato per sporcare ogni dove. Aspettiamo che siano le forze dell’ordine ad aprire le indagini, ma il gesto sembra più “per gioco e per sfregio” che per altro, come avviene per i danni provocati alle giostre e dei nostri parchi giochi. Il che pone ancora maggiori interrogativi a noi adulti.

Sempre ieri mattina, poi, la scoperta del furto a Palazzo San Giovanni: ignoti si sono introdotti dal portone laterale lato sud e hanno sottratto il ricavato della macchinetta che dispensa le bevande; si sono introdotti anche nell’ufficio del funzionario del servizio anagrafe cercando di forzare la cassaforte ma senza alcun risultato. È la terza volta: un furto più circoscritto nei luoghi, come se gli “ospiti” sapessero esattamente dove andare a trovare il contante.

Miglioreremo la sicurezza di Palazzo San Giovanni, faremo tutto il possibile per tutelare e difendere i beni comuni!

Ma serve una reazione cittadina per dire basta a tanta inciviltà.