Bandecchi fa dietrofront e ritira le dimissioni: 'Resto sindaco di Terni'

"Nella tarda mattinata di venerdì 16 febbraio, il sindaco Stefano Bandecchi ha presentato le revoca delle dimissioni"

Sono durate otto giorni le dimissioni improvvise del sindaco di Terni Stefano Bandecchi, annunciate a Giunta e consiglieri giovedì scorso.

Otto giorni per fare dietrofront, stavolta invece per nulla inatteso dopo l’intervento in Consiglio comunale nei giorni scorsi e i video pubblicati su Instagram.

“Perché l’ho fatto? – dice – Merito delle opposizioni che mi hanno convinto: troppi incompetenti, troppe parole spese al vento. Mica potevo lasciare la città in mano a questi animali”. La decisione è stata ufficializzata dal Comune di Terni con una nota ufficiale nella quale si conferma che “nella tarda mattinata di venerdì 16 febbraio, il sindaco Stefano Bandecchi ha presentato le revoca delle dimissioni”.

“La presente – ha scritto al presidente del Consiglio comunale e per conoscenza al prefetto – per comunicare ufficialmente la revoca delle dimissioni presentate al Consiglio comunale, assunte al protocollo del Comune di Terni il 9 febbraio 2024″.

Giovedì scorso il sindaco, leader di Alternativa popolare, aveva spiegato che la rinuncia alla guida della città era legata a motivi “di carattere politico”.

“Continuo a essere il segretario di Alternativa popolare – aveva detto -, ma non farò, da qui a 20 giorni, più il sindaco della città di Terni, così non correremo rischi, a Terni, di avere una dittatura bandecchiana”. Concetti ripresi il giorno dopo quando aveva annunciato che si sarebbe candidato alle europee come capolista in tutte le circoscrizioni, contando “di arrivare al 4%”. “E’ chiaro che diventerò presidente del Consiglio – aveva aggiunto – tanto chiaro che le cose che posso fare per la nazione nessun altro è in grado di farle. Molti elettori di Fratelli d’Italia, Forza Italia e del Pd sanno che devono votare per l’unico uomo che può risolvere il problema. Se ogni cinque anni dobbiamo avere un duce allora voglio essere io”.

Ma già nel consiglio comunale di lunedì le cose erano cambiate con Bandecchi che aveva fatto intendere la possibilità che sarebbe rimasto sindaco.

“Se risolveremo i nostri problemi interni le ritirerò, ogni parola per me è stata traumatica e le avrei ritirate subito”, le sue parole, seguite dall’ennesimo attacco alle opposizioni “motivo di grande turbamento”. E poi aveva aggiunto: “se no andrò in Europa e poi a Montecitorio dimostrando a tutti gli italiani che il mio partito è diverso da quello degli altri e la sedia ve la posso anche regalare”. Ma non è ancora il momento. E oggi quella sedia se l’è ripresa.

fonte: ansa.it