Bombino contro Falcomatà: ‘Vuole fare in 5 mesi quello che non ha fatto in 5 anni’

"Due straordinari eventi hanno prorogato di 1 anno la scadenza del mandato del Sindaco di Reggio". Le parole di Giuseppe Bombino

bombino falcomatà

“In questi giorni si sarebbe conclusa l’esperienza dell’attuale Amministrazione Comunale. Due straordinari eventi (uno, a carattere locale, l’altro, di portata planetaria) hanno prorogato di 1 anno la scadenza del mandato del Sindaco di Reggio”.

La riflessione è quella di Giuseppe Bombino, possibile candidato sindaco di Reggio Calabria che, in un lungo post su Facebook parla direttamente all’attuale primo cittadino.

“Su alcune rilevanti questioni, sicuramente non alla portata di Giuseppe Falcomatà, è inutile ritornare.
Mi riferisco, ad esempio, all’assenza di visione strategica per la Città e alla mancata valorizzazione delle ingenti risorse collegate al processo di metropolizzazione di Reggio; e ancora, al sistematico inutilizzo o disimpegno di Fondi, alla vicenda dell’Aeroporto Interregionale dello Stretto; penso, inoltre, all’episodio che ha comportato la mutilazione del Waterfront, alla imbrogliata conduzione della faccenda dei TIR, alla inefficace gestione del Decreto Reggio.

E in un tempo nel quale ci si attenderebbero i bilanci e le consegne di fine mandato, questa congiuntura ci obbliga ad assistere agli ulteriori annunci del Sindaco Falcomatà che, in piena confusione grammaticale e sintattica, continua a declinare i verbi al futuro, anziché al passato. Reputo singolare, oltreché irriguardoso, che l’uso di quei verbi sia riferito ad opere, interventi ed iniziative contenuti nel programma elettorale del Sindaco, nel 2014, e di cui la Città non ha mai veduto nulla”.

Leggi anche

Il professore, che solamente qualche giorno fa si è detto ‘a disposizione della comunità‘, prosegue:

“Lasci stare, Falcomatà. Non pensi di costruire in 5 mesi ciò che non ha neanche immaginato in più di 5 anni. Vi è un tempo per ogni cosa! Utilizzi questa concessione ricevuta, che ha fin troppo ritardato le istanze di una Città ormai piegata, per pianificare, semmai, il progressivo ritorno ad una “pseudo-normalità” che chiede creatività e impegno, inventiva e regole, innovazione e coraggio, ma che esige anche una organizzazione responsabile e sicura, oltreché la definizione di misure di sostegno all’economia locale, ad esempio intervenendo sugli indicatori fiscali e tariffari di attrattività del territorio.

Attraversiamo una temperie eccezionale, le cui implicazioni sul sistema socio-economico, e non solo, sono non del tutto note. Altrettanto eccezionali devono essere, pertanto, le iniziative per “ridiscutere” princìpi e vincoli che “limitano” le azioni delle Amministrazioni.

Ma una cosa appare certa: l’impatto di questa emergenza avrà un riverbero assai lungo. In un momento in cui, da più parti, ci si appella alla “rivisitazione” di Patti, Trattati e Accordi, la rinegoziazione di provvedimenti e procedure dovrebbe costituire un obiettivo irrinunciabile della Politica, soprattutto per non schiacciare definitivamente le aree economicamente più fragili e depresse del nostro Paese”.

Bombino, infine, conclude:

“Ricordo a Giuseppe Falcomatà che, nella qualità di Sindaco di una Città Metropolitana, avrebbe “titolo” per avviare una dialettica di rango nazionale, anche per ridiscutere il Piano di Rientro dal deficit del Comune di Reggio. Ma questo non è il solo paradigma da affrontare: i vincoli di bilancio cui sono sottoposte le Amministrazioni Locali, ad esempio, hanno determinato un progressivo aumento dell’imposizione fiscale locale a carico di imprese e famiglie; Patto di Stabilità e Federalismo fiscale, inoltre, hanno introdotto maggiori limiti nella gestione delle spese degli enti locali. Sebbene il Patto di Stabilità Interno costituisca il principale strumento di controllo dell’indebitamento secondo i criteri dell’Accordo di Crescita fissato dall’Europa, intrappola la capacità di spesa e di investimento delle Amministrazioni locali.

Si occupi di questo Falcomatà. Studi le questioni e agisca in fretta”.

logo community