Bombino: “La Bandiera Arancione a Bova e Gerace premia la nostra visione”


Sono due i Borghi del Parco dell’Aspromonte, Bova e Gerace, a cui viene confermata la Bandiera Arancione, il prestigioso marchio di qualità turistico-ambientale rivolto ai Comuni dell’entroterra con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti.

In tutta Italia, per il triennio 2018-2020, sono soltanto 227 i piccoli Comuni premiati dal Touring Club Italiano, sei quelli calabresi.

Era l’anno 2015 quando, per la prima volta nella storia del territorio reggino, i due borghi aspromontani, Bova e Gerace appunto, riuscivano a conquistare l’ambito riconoscimento.

E ciò grazie alla strategia messa in campo dall’Ente Parco ai fini della valorizzazione e del miglioramento dei servizi di ricettività e turistici legati alla filiera culturale e naturalistica del territorio.

“La conferma delle due Bandiere Arancioni – afferma il Presidente Giuseppe Bombino – premia l’intuizione da noi avuta nel mettere al servizio del territorio un percorso di crescita e di miglioramento verso il turismo sostenibile, capace di favorire una logica di sistema e integrata che esaltasse il ruolo del patrimonio naturale, storico e culturale aspromontano. Siamo già proiettati – continua Bombino – a sostenere il cammino di altri borghi della Comunità del Parco verso l’ottenimento della Bandiera Arancione, sui quali, grazie alla continua collaborazione con i vertici locali del Touring Club, sono stati già individuati elementi incoraggianti. Si sta lavorando, infatti, sulla concretizzazione dei suggerimenti che provengono dai piani di miglioramento dell’offerta turistica formulati nell’ambito di una specifica convenzione tra il Parco e il Touring. Il nostro obiettivo – conclude il Presidente Giuseppe Bombino – è quello di “far sventolare” la “Bandiera Arancione” in altri Comuni dell’Aspromonte, dimodoché il Parco venga sempre più percepito dalla collettività quale agente di sviluppo, anche occupazionale, e riconosciuto nel panorama internazionale quale attrattore turistico in cui ritrovare modelli di vita qualitativamente superiori”.

 

Fonte: Ufficio Stampa Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte