Brogli, Minicuci incontra il Prefetto: 'Chiesto annullamento elezioni, fatti parlano chiaro'

Quasi due ore la durata dell'incontro, al termine del quale Minicuci ha fatto il punto della situazione in relazione all'inchiesta sui brogli elettorali

Brogli elettorali a Reggio Calabria, il consigliere comunale e metropolitano Antonino Minicuci ha incontrato questa mattina il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani. Dopo le Pec inviate in Prefettura nelle scorse settimane, il già candidato a sindaco per la coalizione di centrodestra ha incontrato il Prefetto di persona. Quasi due ore la durata dell’incontro, Minicuci al termine della lunga ‘chiacchierata’ ha incontrato la stampa presso Piazza Italia.

“Al Prefetto ho ribadito e sottolineato quali sono i numerosi e gravi atti irregolari relativi alle ultime elezioni comunali. Quanto accaduto è inenarrabile, ai cittadini di Reggio Calabria non è stata data la possibilità di votare in modo regolare e democratico. Per queste motivazioni deve essere data loro la possibilità di tornare alle urne, la democrazia è stata calpestata“, le parole di Minicuci.

Il consigliere comunale e metropolitano ha annunciato di aver chiesto direttamente al Governo , assieme ad una delegazione della Lega, l’annullamento straordinario delle elezioni.

“Una fatto straordinario che non si è mai verificato nella storia della Repubblica. Riteniamo però che ci siano tutti i presupposti. Non è ammissibile ci sia qualcuno che abbia usufruito del voto di una persona morta o che non si è recata alle urne”.

‘Prefetto al lavoro, ampio il dossier’

“Il Prefetto -le parole di Minicuci al termine dell’incontro con Mariani- ci ha risposto che ha inviato alla Procura gli atti che avevano rilevanza penale. Aveva un dossier abbastanza ampio, ha inviato e manda quotidianamente tutto quello che riguarda i brogli al ministero dell’Interno che è a conoscenza dell’attività”.

In attesa della sentenza del Tar sul ricorso presentato dalla lista Nuova Italia Unita (con richiesta di invalidazione delle elezioni comunali), prevista per il 12 maggio, Minicuci specifica come ‘per molto meno a Torrice, in provincia di Frosinone, si è tornato al voto. Il fatto che il consigliere Antonino Castorina sia stato preposto a presidente della Commissione elettorale quando non ne aveva titolo, inficia tutti gli atti che ha fatto la commissione elettorale. Su questo non c’è rimedio alcuno: quegli atti sono illegittimi e i comportamenti sono illegali e vanno annullati”.