Dal mare di Riace l'occhio del Bronzo A, Castrizio: 'Grazie Braghò. La scoperta apre nuovi scenari'

"Perchè la notizia non è stata lanciata dai giornali nazionali? La scoperta è molto importante e apre nuovi scenari"

La scoperta di Giuseppe Braghò sul fondale di Riace, a pochi metri dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, appassiona gli addetti ai lavori e non solo. Cittadini e studiosi sono curiosi di conoscere ogni dettaglio relativo al rinvenimento.

Il prof. Braghò, studioso, giornalista e anche subacqueo, ha rinvenuto, ad inizio agosto, un occhio realizzato in bronzo, completo di occhio e pupilla, con tanto di alette di fissaggio. Un elemento di completamento che potrebbe connettersi a uno dei due Bronzi di Riace, ma la scoperta è ancora sotto lo stretto vaglio della Soprintendenza.

Abbiamo chiesto al prof. Daniele Castrizio, studioso, specializzato in archeologia ed esperto dei Bronzi di Riace un giudizio rispetto alla nuova scoperta del prof. Braghò.

“La scoperta è realmente molto importante. Come università abbiamo già studiato il reperto e ‘funziona’ benissimo come iride di uno dei due occhi del bronzo A. E’ una scoperta importante che aggiunge un altro tassello alla storia recente affascinante dei due Guerrieri. A Braghò dobbiamo dire grazie”.

Daniele Castrizio analizza poi un altro aspetto.

“Se come risulta dai nostri calcoli l’occhio appartiene davvero al Bronzo A si apre un altro interrogativo riguardante lo spostamento dei Bronzi. Evidentemente i Bronzi sono stati spostati prima del loro rinvenimento e dunque è importante sapere dove è stato trovato l’occhio. L’unico modo in cui può essersi staccato è quando li stavano trasportando dal luogo del naufragio al luogo in cui sono state trovate le statue da Mariottini. Il luogo del naufragio quindi non dovrebbe essere molto importante. Braghò fornisca dunque alla Soprintendenza il punto esatto in cui è stato trovato”.

Infine un’ultima riflessione:

“Sono ancora molto stupito sul perchè una notizia così importante non sia stata approfondita da testate nazionali come Repubblica o il Corriere della Sera. Perchè la notizia non è stata lanciata dai giornali nazionali. I Bronzi sono patrimonio dell’umanità e ogni notizia sui due guerrieri va trattata coinvolgendo l’intera umanita”.