Calabria: abusi su figlio 15enne, arrestato. Marziale: “Rabbia e sdegno”

“È tempo che l’educazione sessuale entri a pieno titolo nelle scuole, così da creare una generazione consapevole", le parole di Marziale


Esprimo rabbia, sdegno e sentimenti di esecrazione al cospetto di un minore costretto a subire violenza sessuale dal padre. È un fatto che non può lasciare indifferenti e che deve impegnare tutta la società ad erigere un muro a difesa di bambini e adolescenti”.

E’ quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
“Il tizio arrestato, già noto alle forze dell’ordine per altri reati contro la persona – spiega Marziale – è stato direttamente denunciato dallo stesso figlio, sul quale accertamenti sanitari hanno riscontrato i segni della violenza subita, e tratto in arresto con un’operazione certosina dei Carabinieri di Corigliano su mandato del Procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla. Agli inquirenti il mio plauso e la mia gratitudine”.


“Desta raccapriccio la violenza sessuale sui minori – continua il Garante – quando compiuta da chiunque, ma quando l’orco è il padre la sensazione risulta amplificata. Chi ti mette al mondo deve proteggerti non offenderti.

Ma, purtroppo, la violenza sessuale su minorenni intrafamiliare è la più diffusa e il più delle volte sfugge alle maglie della giustizia per un’omertà dura a morire, poggiante sul “buon nome della famiglia” o altre pseudo giustificazioni che rendono quanti sanno e tacciono colpevoli alla stregua degli abusanti”.


Per Marziale: “È tempo che l’educazione sessuale entri a pieno titolo nelle scuole, perché a questa generazione di omertosi si sostituisca nel tempo una generazione di coraggiosi consapevoli e in grado di difendersi o denunciare da soli i reati subiti, come ha fatto questo ragazzo che stringo idealmente in un abbraccio promettendogli impegno per tutta la vita affinché a sempre meno bambini accada quanto ad egli accaduto”.