Elezioni Regionali, Occhiuto: “In Calabria serve una leadership forte. Non sarà un voto anti-pm”

"Sto valutando con i miei legali se dimettermi anche da Commissario della Sanità perché c’è una norma che rende ineleggibili i commissari e non voglio correre rischi", le parole di Occhiuto

Occhiuto Stati generali FI

Il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, è appena rientrato da un weekend di riposo. Lo definisce “uno sbuffo” dopo dieci giorni intensi: prima l’avviso di garanzia legato a un’indagine per corruzione, poi le dimissioni e infine l’annuncio della ricandidatura.

“Per non lasciarmi logorare – spiega al giornale La Stampa– c’è la data delle elezioni, il 5 e 6 ottobre, meno di due mesi. Tutto sembra girare intorno all’inchiesta, ma non sarà un voto contro la magistratura, non cerco una vittoria contro i pm”.

Occhiuto confida di essere archiviato nei prossimi mesi, ma ammette che i tempi della giustizia non coincidono con quelli della politica.

“Una vittoria mi darebbe slancio per convincere i riottosi, quelli che pensano che la mia esperienza sia finita e che hanno tirato i remi in barca”.

Le opposizioni sostengono che le elezioni lampo servano a “blindare sé stesso” e a non dare agli avversari il tempo di prepararsi.

“Ho dato tanto, ho anche messo a rischio la mia salute in questi quattro anni. Se anticipo le elezioni è per continuare il lavoro che stiamo facendo. Sulla questione dei rifiuti, sugli aeroporti e sulle infrastrutture abbiamo cambiato passo”.

Alla domanda se si dimetterebbe di nuovo in caso di nuove accuse, risponde: “Escludo questa possibilità”.

Sulla decisione finale, precisa:

“È vero, non sono io a decidere, ma avendo chiesto di essere interrogato, so che le contestazioni che mi vengono fatte e come le ho chiarite. Sono convinto che la mia posizione verrà archiviata, visto il rigore con cui ho amministrato”.

Occhiuto è dimissionario da presidente, ma resta commissario alla Sanità.

“Sto valutando con i miei legali se dimettermi anche da questo incarico, perché c’è una norma che rende ineleggibili i commissari e non voglio correre rischi”.

L’inchiesta, intanto, si sta allargando e potrebbe coinvolgere dirigenti nominati da lui.

“Non mi sono dimesso per un avviso di garanzia, ma per il peso che aveva sull’amministrazione. Da garantista, sostituirei i miei direttori generali solo se, in caso di rinvio a giudizio, dovessero emergere responsabilità a loro carico”.

E aggiunge:

“Ho lavorato con i procuratori per quattro anni. Non cambio opinione perché sono rimasto impigliato in un’inchiesta”.

La sanità calabrese e i risultati raggiunti

Sulle prospettive della sanità in caso di rielezione, Occhiuto sottolinea:

“C’è molto da fare e molto abbiamo già fatto. Tra poco la Calabria avrà tre nuovi ospedali i cui progetti erano fermi da vent’anni: uno è concluso, due quasi finiti. Abbiamo chiuso bilanci in alcune Asl che erano “aperti” da dodici anni. Nell’ultimo anno la Calabria è stata la regione che è cresciuta di più nei livelli essenziali di assistenza. Ho scelto dirigenti bravi, anche provenienti da altre Regioni”.

E conclude:

“Sul riuso dei beni confiscati alla ’Ndrangheta, ad esempio, si deve guardare con molto rispetto al lavoro della magistratura in una regione come la Calabria”.

fonte: la stampa