Calabria, Mancuso su vertenza Tim: ‘Coniugare logiche industriali con interessi collettivi’

"Decisione da parte di Tim non in linea con l’impegno del Governo finalizzato a creare sviluppo nel Mezzogiorno" così Mancuso

Filippo Mancuso Presidente Consiglio Regione Calabria (1)

Filippo Mancuso, Presidente Consiglio Regione Calabria


Di seguito il comunicato stampa con le dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.

“Non è in linea con l’impegno del Governo finalizzato a creare sviluppo nel Mezzogiorno la decisione, da parte di Tim, di ridurre i volumi di traffico gestiti da Abramo Customer Care. Le conseguenze, in mancanza di soluzione ragionevoli e non più precarie e dilatorie,  sarebbero socialmente disastrose. E non è in linea, quanto Tim sta prospettando, con l’impegno incessante della Regione volto a ridurre, in una congiuntura già di per sé complessa, il bacino dell’inoccupazione che penalizza la Calabria; tant’è che il presidente Occhiuto e la Giunta regionale stanno seguendo, con estrema attenzione, le tappe di una vertenza che coinvolge centinaia di famiglie e circa 500 lavoratori calabresi”.

Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che aggiunge:

“Non è trascurabile il fatto che Tim, pur avendo modificato la sua identità imprenditoriale puntando esclusivamente sul profitto, ha sempre lo Stato, con la  Cassa di depositi e prestiti,  tra i suoi azionisti, e che, dunque, la sua mission non può prescindere dal coniugare le logiche industriali con gli interessi collettivi”.

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