Crisi del calcio, perdite enormi. L'elenco delle motivazioni esposto da Marotta e Galliani

Il covid 19 ha ulteriormente accentuato le problematiche del calcio. Adesso il rischio è elevato

Si è parlato di sport e di calcio nel corso di Glocal 2020, il Festival del Giornalismo organizzato da VareseNews. Importante l’intervento dell’attuale dirigente dell’Inter Giuseppe Marotta, varesino, sulla attuale situazione del calcio italiano. Dichiarazioni riportare da varesenews.it

Marotta: ‘Siamo davanti ad un default’

“La situazione era, e lo è ancora di più oggi, devastante: siamo davanti a un default. Si calcola che la Serie A produca 4 miliardi di euro e in un anno normale il deficit era di circa 700 milioni. Nel 2020 andiamo verso il 50 per cento. Uno dei problemi più grossi è che il costo del lavoro è sproporzionato rispetto al fatturato”.

Il botteghino, il contenzioso con Sky, il calo degli sponsor

“Oltre a questo, con gli stadi chiusi mancano gli introiti del botteghino, oltre a tutte le entrate commerciali derivanti da quello che si chiama “match day”, tra merchandising e altre varie entrate. Gli sponsor hanno iniziato a ridurre gli investimenti pubblicitari portando una contrazione e un contenzioso con le aziende per circa il 20 per cento del fatturato. In ultimo le entrate del broadcasting: c’è un contenzioso ancora aperto tra Sky Sport e la Lega Calcio per quanto prevede l’ultimo campionato”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’Ad del Monza Adriano Galliani che dopo l’amichevole della sua squadra ad Appiano Gentile contro l’Inter a Sky Sport 24 ha dichiarato:

Drastico calo di fatturato

“Sono incrementati i costi e sono diminuiti i ricavi. Certamente il calcio è a rischio default, come purtroppo molte altre aziende. Ne ho parlato anche con Marotta, le società hanno subito un drastico calo di fatturato”.