Calcio: Michele Criscitiello, duro attacco ai presidenti di serie C

"Gravina ha usato toni forti contro la Lega Pro"

Un lungo editoriale del noto giornalista Michele Criscitiello su TMW, partendo dalla serie A per arrivare poi alla Lega Pro e quindi all’ormai famosa e discussa Assemblea, le proposte, l’attesa per il Consiglio Federale: “C’è una spaccatura che fa tremare la poltrona di Gabriele Gravina. Il numero 1 della Figc è rimasto spiazzato dalla Assemblea di C che lo ha messo, non poco, in una posizione scomoda. Una Lega, senza la FIGC, può cambiare poco e non può decidere i criteri di promozione, di blocco campionato, di non retrocessioni e di blocchi ripescaggi.

Insomma, i Presidenti di serie C si sono confermati tutti e 60 lo specchio dei loro bilanci. Non è un caso se sono tutti sul lastrico calcistico. Società gestite male, soldi buttati, e con l’obiettivo assurdo di ripartire, il prossimo anno, senza presentare le fideiussioni; così ad ottobre avremo 20 Pro Piacenza e 200 calciatori per strada senza stipendi. I Presidenti di C abbaiano ma non mordono. Parlano ma non decidono. L’assemblea, su zoom, di giovedì scorso è stata la fotografia di una categoria che sta andando a picco. Con i problemi che ha la terza serie nessuno ha parlato di nulla, il gioco del silenzio nascosti dietro un pc, volevano fare la rivoluzione, hanno parlato solo dei criteri per stabilire la quarta promossa. Perdita di tempo perché non decideranno loro ma il Consiglio Federale. Più che una assemblea sembrava il ritrovo al bar con una distanza almeno di 100 metri. 

Si può essere Presidenti di serie C ma si deve essere imprenditori di serie A per lasciare il segno. La C è ad un bivio. Se il Consiglio Federale confermerà le decisioni dell’Assemblea di Lega Pro sarà il trionfo di Ghirelli, in caso contrario si rischia il “terremoto” con un noto nome pronto a tornare alla ribalta. Nel frattempo, venerdì, si è tenuto un Consiglio Federale informale via call. C’erano tutti: a rappresentare la FIGC c’erano Gravina e Brunelli. Presenti anche Tommasi, Ulivieri, Nicchi e i Presidenti di Lega. Gravina ha usato toni forti contro la Lega Pro e soprattutto, la cosa che più conta, c’è stato l’ordine di organizzarsi per far ripartire i campionati di A, B e C con la Lega Pro che avrebbe lo sconto del calendario e ripartire “solo” dai play off. Soluzione più logica, lasciando spazio al campo e non ai tribunali”.