Calcio, dopo il Foggia adesso la Lucchese. I giocatori: ‘Stipendi o non scendiamo in campo’
La squadra ha stravinto contro la Ternana seconda in classifica e lotta per non retrocedere
02 Aprile 2025 - 09:54 | Redazione

L’ennesima crisi societaria in serie C, una situazione che ormai è diventata insostenibile e che si spera davvero possa essere affrontata con fermezza e serietà nel momento in cui si andranno ad analizzare le documentazioni in sede di iscrizione ai campionati. Turris e Taranto escluse, il presidente del Foggia Canonico che ha annunciato il proprio disimpegno, a Messina non stanno meglio e adesso, nonostante il cambio di proprietà e una squadra che continua a battagliare per mantenere la categoria e che ha stravinto domenica scorsa contro la seconda in classifica, i calciatori della Lucchese hanno detto basta.
Nel pomeriggio di ieri il nuovo proprietario Benedetto Mancini ha incontrato il tecnico Gorgone e i calciatori garantendo che le pendenze economiche saranno saldate entro venerdì 4 aprile 2025, ma non c’è molta fiducia rispetto a questa promessa. Infatti, insieme all’Associazione Italiana Calciatori (AIC), hanno ufficialmente annunciato lo stato di agitazione. Il comunicato: “Nonostante la prosecuzione dell’attività sportiva, i calciatori stanno affrontando un periodo di incertezza economica e sportiva che non è più sostenibile“.
L’AIC ha annunciato che, se entro venerdì 4 aprile la società non salderà le spettanze dovute, i calciatori sciopereranno e la partita contro il Pontedera, in programma sabato 5 aprile 2025, non si giocherà.
