Calcio: Mandorlini duro con il calciatore della Reggina Matteo Rubin

Rimane amarezza ed una coda polemica dopo la sconfitta in finale contro l'Alessandria


L’amarezza ancora c’è. Il Padova che per lunghi tratti della stagione aveva dato l’impressione di poter vincere il campionato da primo in classifica, si è trovato costretto a disputare i play off, perdendo la finale contro l’Alessandria. Intervistato nel corso di Primus Inter Pares, in onda su TV7 Triveneta, dichiarazioni riprese da trivenetogoal.it, il tecnico Andrea Mandorlini ha dichiarato:

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Le parole di Mandorlini su Rubin

“Io penso che servirebbe dare continuità, la cosa importante è la sicurezza della società. Dal punto di vista tecnico ci sarà un direttore che decide, abbiamo fatto 4 anni insieme. Abbiamo fatto 100 punti in due anni, oggi ne abbiamo fatti 79. Il direttore è bravo a fare la squadra, io penso di essere bravo ad allenarla. Non dipende da me, Sean lo sa: abbiamo un rapporto abbastanza diretto e ci siamo detti le cose. Sicuramente ho fatto alcuni errori, credo di aver fatto una parte importante e di aver avuto un ruolo importante. Abbiamo avuto occasioni e abbiamo sbagliato. Non siamo stati molto fortunati. A Trieste, se non avessimo subito quel gol, non avremmo mai perso.

I giocatori si mandavano al quel paese? Lo ha dichiarato Rubin, ma l’intelligenza non è ancora nata nella sua testa. A Verona non ha fatto neanche un minuto, non ci credo e non esiste. I cambi? Jelenic aveva i crampi e abbiamo inserito Nicastro. Quando si è fatto male Hallfredsson, volevo mettere un attaccante, ma saremmo rimasti con un centrocampista solo negli ultimi minuti. Gasbarro? E’ chiaro che non lo farei tirare, ma lui mi ha detto che se la sentiva ed è andato sul dischetto. Le cose sono girate bene a loro e meno bene a noi”.