Calcio, passione e democrazia per il primo appuntamento del circolo ARCI Samarcanda

Un incontro con Riccardo Lorenzetti, autore del libro 'La libertà è un colpo di tacco' tra calcio, ciclismo ed emozioni

Il calcio, ed in generale lo sport, è un fenomeno di massa che accomuna tutti, qualunque tipo di persona. Il calcio ha seguito di pari passo la storia del nostro Paese, ha seguito, e segue ancora, le nostre vite, occupando pagine di giornali, influenzando il nostro umore. Il calcio è una storia, una storia da raccontare. E questo, Riccardo Lorenzetti, autore del libro «La libertà è un colpo di tacco», lo sa bene. Il suo libro è infatti un lungo racconto, «una storia tenera», come da lui stesso definita e che gli è valsa la prefazione di un giornalista di tutto rispetto, il grande Federico Buffa.

All’interno del circolo ARCI Samarcanda in via Cuzzocrea, recuperato e restituito alla collettività grazie al lavoro costante dei volontari ARCI di Reggio Calabria, Riccardo Lorenzetti, affiancato da Luca Assumma, giornalista, e dal Prof. Dario Nunnari, ha raccontato una lunga storia nutrita di stuzzicanti aneddoti, che qualche ora prima aveva già catturato la curiosità degli allievi dell’Istituto Tecnico – Industriale “Panella-Vallauri”.

Una storia che parla della «sensibilità del calcio», di questo grande fenomeno di massa che oltre ad essere un mero evento agonistico, può essere anche bandiera di un movimento civile. È il caso della Democrazia corinthiana, un movimento nato in seno al Corinthians, celebre club del campionato brasiliano, e portato avanti dai tre calciatori Vladimir, Casagrande ed il celebre Sòcrates, il giocatore intellettuale, un medico-chirurgo divoratore di libri prestato al pallone. Movimento nato durante la dittatura militare brasiliana, e contestualmente alla Coppa del Mondo alzata al cielo dalla Nazionale Italiana del 1982, lo si può definire come un periodo di autogestione del club, un’autogestione democratica, riflesso di quello che doveva essere la società civile brasiliana, martoriata dalla dittatura e privata, in quegli anni, di quel fervore pieno di musica e calore che ha sempre caratterizzato il popolo brasiliano.

La straordinaria esperienza della Democrazia corinthiana ha portato una ventata di emancipazione, di libertà e di democrazia, arrivando persino sulle pagine italiane del Guerin Sportivo; essa divenne infatti un cosmo che avrebbe dovuto fare da ispirazione alla popolazione brasiliana: si pensi che nel Corinthians del 1982, erano i giocatori a scegliere la formazione di concerto con l’allenatore, riflesso quindi di quel basilare principio della 1 testa che vale 1 voto. L’esperienza fu più che positiva e portò al risanamento finanziario del club ed alla conquista di ben due campionati, nel 1982 e nel 1983! Per Sòcrates, che ebbe poi poche fortune in quel di Firenze con la casacca viola, fu una delle più grandi battaglie vinte, di giustizia prima ancora che sportiva. L’intellettuale-calciatore si spegnerà nel 4 dicembre del 2011, in una giornata di sole e con una vittoria del Corinthians: proprio come aveva sempre desiderato.

Riccardo Lorenzetti ha portato un pò di fervore brasiliano attraverso una narrazione appassionante e ricca di aneddoti. Perché è la narrazione che rende ancor più appassionante uno sport, è la narrazione che riesce a far capire le venature più nascoste e meno apparenti dell’agone, riuscendo a ravvivare i ricordi dei più anziani o l’emozione dei più giovani quando per esempio, in pochi minuti, si ricordano in sala gli epici 254 km in solitaria di Fausto Coppi, «un uomo solo al comando», nella 17a tappa del Giro d’Italia del 1949.

 Calcio, ciclismo, emozioni: perché «lo sport riesce a dare emozioni anche se raccontato». E non importa chi vince o chi perde, purché lo si faccia con Democrazia.